Ue, accordo contro il razzismo

Silvia Tironi

Chi incita al razzismo e alla xenofobia rischia sanzioni penali da 1 a 3 anni. I ministri della Giustizia dei Ventisette aBruxelles hanno infatti dato il via libera definitivo alla decisione quadro controrazzismo e xenofobia. Grande soddisfazione è stata espressa dal commissario europeo alla Giustizia, la libertà e la sicurezzaJacques Barrot, secondo il quale "il razzismo e la xenofobia non hannoposto in Europa, né dovrebbe averlo in alcun'altra parte del mondo" Il commissario si dice compiaciuto "dell'introduzione di pene severe ed efficacicontro il razzismo e la xenofobia, che sono diretta violazione dei principidi libertà, democrazia, rispetto dei diritti umano e libertà fondamentali elo stato di diritto,sui quali è fondata l'Unione Europea e che sono comuniagli stati membri". Le sanzioni previste si applicheranno anche a chi incita all'odio attraverso la diffusione di opuscoli, immagini o altro materiale rivoltocontro gruppi di persone o singoli membri di tali gruppi definiti attraversoil riferimento alla razza, il colore, la religione, la discendenza ol'origine nazionale o etnica. Colpiti anche coloro che pubblicamenteapprovano, negano o banalizzano crimini di genocidio, contro l'umanità e diguerra definiti dallo stato della Corte penale internazionale e i criminidefiniti dal Tribunale di Norimberga. La normativa garantisce agli Stati membri una certa autonomia di movimento, attraverso l'introduzione di una clausola secondo la quale "gli stati membri possonoscegliere di punire solo i comportamenti che siano condotti in modosuscettibile di causare disturbo all'ordine pubblico o che siano minacciosi,insultanti o ingiuriosi, dando dunque la possibilità di ridurre notevolmentela portata delle sanzioni".Gli stati membri avranno ora due anni di tempo perintrodurre misure severe ed efficaci con pene comprese tra uno e tre annidi reclusione per chi inciti intenzionalmente alla violenza o all'odio.