Prestanome della mafia siciliana. Franco Mineo indagato
A due giorni dall'allarme del presidente della Commissione Antimafia Giuseppe Pisanu sulla presenza nelle liste amministrative di persone "non degne di rappresentare nessuno", un altro politico finisce sotto la lente d'ingrandimento della Giustizia Italiana. Il siciliano Franco Mineo, vicecapogruppo all’Ars del movimento miccicheiano "Forza del Sud", è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica di Palermo, con l’accusa di intestazione fittizia di beni. Indagini - Gli inquirenti ritengono che Mineo sarebbe stato il prestanome di un appartenente alla cosca mafiosa dell’Acquasanta, con cui avrebbe anche spartito i proventi derivanti dall’affitto di alcuni immobili. Proprio per questo motivo, questa mattina gli uffici dell’onorevole e altre due abitazioni sono state perquisite dagli uomini della Dia che gli hanno notificato il decreto di sequestro di tre immobili. A firmare il provvedimento è stato il giudice per le indagini preliminari, Pierluigi Morosini, su richiesta del procuratore aggiunto Antonio Ingroia. La notizia avrà delle percussioni da un punto di vista politico, in quanto Mineo è il delfino di Miccichè, il quale solo due giorni fa aveva presentato il nuovo partito Forza del Sud.