Scritte e uova contro la Cisl di Terni
Nuovo attacco alla Cisl. Dopo l'assalto alle sedi di Treviglio, Livorno e Roma, anche la Cisl di Terni è stata imbrattata da uova e vernice. Una scritta offensiva è stata tracciata durante la notte sulla facciata accanto all'ingresso: "Cisl-Uil servi". I caratteri sono piuttosto piccoli. La firma è una falce con martello. Poi, nei pressi della stessa sede è stato lasciato un pacchetto, probabilmente contenente uova, preso ora in consegna dalla Digos della questura. Nel mirino dei contestatori del sindacato di Bonanni è finita anche la sede della Uil ternana, in via Pacinotti. La contestazione si è limitata al pacchetto di uova nelle vicinanze dell'ingresso. Accompagnava le uova un cartello con una scritta più o meno simile a quello lasciato di fronte alla Cisl: "Fate schifo, tiratevele da soli". Le reazioni - "Avevamo già percepito un clima ostile - commenta il segretario regionale Ulderico Sbarra - sembra si sia ormai abbandonata l’idea del ragionamento e della dialettica. Si parla tanto di democrazia e di fare qualcosa per non alimentare questo clima, ma poi non si fa niente e il problema permane". La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha commentato: "E' deplorevole. Sono certa che il sentimento di condanna di simili atti appartiene a tutta la nostra comunità regionale. Non è in alcun modo tollerabile che si offendano le legittime azioni di una organizzazione sindacale ed è ancor più grave che le sedi ufficiali vengano fatte oggetto di danneggiamento e imbrattamento. Ciò è assolutamente estraneo alla nostra cultura, alla nostra tradizione di confronto civile e democratico mai venuto meno e che mai dovrà venir meno. Tali atti - sottolinea - nuocciono prima di tutto agli stessi lavoratori e alle organizzazioni sindacali, impegnate nella difficile azione di tutela dei diritti dei lavoratori, in una fase particolarmente difficile per l’economia e per l'occupazione nel Paese e nella nostra regione. Mi auguro che le autorità giudiziarie possano al più presto individuare gli autori di questo atto vandalico ed offensivo". L'assedio romano - Meno di una settimana fa la sede centrale di Roma è stata imbrattata da esponenti di "Action diritti in movimento". Contro l'edificio di via Po sono stati lanciati fumogeni e depositati alcuni volantini. "Un fatto molto grave - aveva commentato la Cisl - che si aggiunge ai numerosi attacchi ed aggressioni in corso in questi giorni nei confronti delle sedi sindacali della Cisl. La Cisl esorta i suoi iscritti, i suoi militanti e tutta la dirigenza a non farsi intimidire da questi episodi di puro squadrismo organizzato ed invita il mondo politico ed istituzionale, e tutte le espressioni della società civile, a non dare spazio ai provocatori di ogni genere, prendendo le distanze in maniera netta da chi vuole destabilizzare il paese attraverso questi episodi di squadrismo e di violenta intolleranza nei confronti di una organizzazione sindacale libera e democratica come la Cisl". La Cgil ha preso le distanze dai protagonisti dei due episodi di Roma e Merano, così come avvenuto tra l'altro per i blitz a base di uova di Treviglio e Livorno, esprimendo "totale condanna per il nuovo intollerabile episodio. Per la cultura e la storia della Cgil le sedi sindacali, tutte le sedi sindacali, sono un simbolo democratico e del lavoro e nessuna ragione può giustificare la loro violazione. Per questo attiveremo i nostri organismi disciplinari nei confronti degli autori, e anche i dirigenti dovranno rispondere dei loro comportamenti".