Cagliari, la rivolta degli immigrati
Gravi disordini si sono verificati nel pomeriggio di lunedì nel Centro di prima accoglienza per immigrati di Elmas, vicino Cagliari. Un centinaio di extracomunitari, presenti nella struttura, hanno organizzato una rivolta mettendo a soqquadro il centro in pochi minuti. Una decina di loro sono riusciti a fuggire dal Cpa per dirigersi verso l'adiacente aeroporto civile "Mario Mameli". Una volta entrati nello scalo, si sono accampati su una pista e dunque l'intero aeroporto, per motivi di sicurezza, alle 15 è stato chiuso. Un'ora dopo le forze dell'ordine hanno compiuto un vero e proprio blitz seguito da una grossa caccia all'uomo: sono stati fermati tutti gli immigrati (soprattutto algerini e tunisini). Complessivamente sarebbero 22 gli extracomunitari fermati: di questi, 9 sarebbero finiti in manette per vari reati. Danni strutturali - Dopo aver fornito la ricostruzione ufficiale di quanto accaduto, il capogabinetto della Questura di Cagliari Giuseppe Giardina, su Sky Tg 24, ha affermato che all'interno del Cpa la rivolta ha causato dei danni strutturali, la cui entità è oggetto di una verifica da parte dei tecnici. Secondo Giardina, gli immigrati sarebbero fuggiti calandosi dalle mura di cinta della struttura. L'Enac ha riaperto lo scalo a alle 17:45. Durante la chiusura del "Mameli" si sono registrati disagi per i passeggeri. Due voli, provenienti da Linate e Madrid, sono stati dirottati su Alghero. Una dozzina di voli in partenza, e altrettanti in arrivo, sono stati cancellati. Non è la prima volta che gli extracomunitari del Cpa di Elmas creano scompiglio nell'aeroporto del capoluogo sardo. Lo scalo rimase chiuso per qualche ora già nella notte tra il 4 e il 5 ottobre scorso. In quella occasione gli immigrati avevano manomesso alcune telecamere e poi dato fuoco agli arredi presenti al primo piano della struttura. Alla fine della protesta, 39 persone vennero trasferite in un'altra ala del Centro.