Milano, alle Comunali una lista di immigrati

Eleonora Crisafulli

Alle prossime elezioni comunali di Milano gli immigrati presenteranno una loro lista. Si chiamerà Milano Nuova e sarà una lista laica aperta agli italiani. Ad annunciarlo è il presidente della comunità islamica di viale Jenner, Abdel Hamid Shaari, che  ai microfoni di Cnrmedia ha voluto anche precisare che la neo formazione non sarà islamica. "Non importa se non eleggeremo nessuno - ha aggiunto -. Quello che conta è dare la possibilità a tutti gli stranieri di sentirsi parte della città. E non sarà una lista contro gli italiani, anzi contiamo anche di avere con noi degli italiani che condividano il programma, un programma che stiamo mettendo a punto e che sarà pronto nelle prossime settimane. Sarà una lista aperta a tutte le nazionalità. Sarà un segnale importante per Milano, la possibilità di dare anche agli stranieri la possibilità di essere rappresentati". Le reazioni - Immediata la reazione di Romano La Russa, coordinatore provinciale del Pdl e assessore regionale alla Protezione Civile, Sicurezza e Polizia locale: "Di un nuovo partito non mi pare proprio ce ne sia bisogno. Se questa è la Milano nuova che avanza, è un motivo in più per tenerci ben stretta quella attuale, governata in maniera eccellente da Letizia Moratti. Chiunque può decidere di entrare in politica e presentare dei propri candidati ma occorre uscire da logiche demagogiche e strumentali. Governare e amministrare una città è una cosa seria, con programmi precisi e strategie che vadano incontro alle esigenze di tutti i cittadini. Ora, dopo la richiesta di una moschea, tornata agli onori della cronaca di questi giorni, Shaari e i suoi amici vorrebbero, forse, rifilarci un programma elettorale in cui la Sharia sia alla base dei nostri ordinamenti e la religione islamica imposta per legge? Si vuole forse che per le strade delle nostre città scorazzino liberamente gli immigrati clandestini? Ovviamente immaginiamo che la lapidazione delle donne adultere sia previsto nel programma del partito... Per non parlare poi dei campi nomadi: continueremo a finanziarli anche se fuori legge? Facciamo attenzione a questa deriva populista che la sinistra, pur di vincere le elezioni, si illude - ma si illude soltanto - di poter cavalcare. D'altronde, Milano non ha bisogno di un partito per islamici per sostenere le istanze degli immigrati: la città ha dimostrato di saper accogliere con gran cuore gli stranieri che vogliono lavorare e rispettare le leggi".