Brasile, Rousseff al ballottaggio
In Brasile vince la pupilla di Lula Dilma Rousseff, ma la sua è una vittoria ancora a metà. Per ottenere la presidenza del Paese dovrà affrontare il ballottaggio, in programma il 31 ottobre. Al secondo turno si affronteranno la candidata del Partido dos Trabalhadores (Pt) e il rappresentante della socialdemocrazia del Psdb, José Serra. Rousseff ha avuto il 46,1% dei voti contro il 33,02% di Serra e il 19,9% della candidata del Partito verde, Marina Silva. Per il partito fondato dal presidente-operaio nel 1980, che contava di far diventare la Rousseff prima presidente donna del Brasile, è stato un duro colpo. A pesare nel calo dei consensi è stata l'ottima prestazione elettorale di Marina Silva, ex ministro dell'ambiente di Lula. Ma non solo. Hanno inciso anche lo scandalo di corruzione che ha coinvolto la capo gabinetto della Rousseff, Erenice Guerra e lo screzio fra la Rousseff e la comunità evangelica per le diversità di vedute su aborto e matrimoni gay. Il più votato alle elezioni brasiliane è stato un clown: Tiririca, l'amatissimo pagliaccio del piccolo schermo, ha ottenuto più di 1,1 milioni di preferenze, pari a circa il 6%, al termine di una campagna basata sulla denigrazione della politica. Romario e Bebeto, gli ex campioni con la maglia della Seleçao ai mondiali degli Stati Uniti nel 1994 sono tra i deputati scelti alle elezioni politiche. Romario ha avuto quasi 150mila voti tra i candidati a deputati federali di Rio de Janeiro, dove si è presentato per il Partido socialista brasileno (Psb). Bebeto, invece, ha avuto il sostegno di 30 mila voti e si è presentato nelle liste del Partido democratico laborista (Pdt): avrà uno scranno nell'assemblea di Rio de Janeiro.