Benedetto XVI prega per Haiti

Eleonora Crisafulli

A nove mesi dal violento terremoto che rase al suolo Port-au-Prince, Benedetto XVI torna a volgere le sue preghiere alla popolazione di Haiti. Lo fa in occasione dell'udienza generale in Piazza San Pietro: "Continuo a portare agli haitiani nella mia preghiera di supplica a Dio affinché li sollevi dalla loro miseria", dice il Pontefice salutando una cinquantina di haitiani presenti tra oltre 30 mila pellegrini accorsi. "Che il vostro pellegrinaggio a Roma - ha auspicato Ratzinger - sia l’occasione di approfondire la vostra relazione personale con Cristo. Che Dio vi benedica". Il post terremoto - Ad Haiti "la fase di ricostruzione non è ancora comincita e la situazione umanitaria è sempre quella di emergenza". Lo ha denunciato nei giorni scorsi il nunzio apostolico Bernardito Auza in un’intervista all’agenzia vaticana Fides. "Oltre un milione di sfollati vivono ancora in campi di fortuna, che in questi mesi sono aumentati, e una soluzione, fino ad ora, pare introvabile". Il primo campo di transizione allestito dal governo in collaborazione con la comunità internazionale a Corail, a nordest dalla capitale, doveva servire al reinserimento degli sfollati, ma, secondo mons. Auza, "è miseramente fallito: la metà delle diecimila persone ospitate sono tornate in città. A mio avviso la soluzione migliore è quella adottata dal Catholic Relief Services, che riporta le famiglie nelle loro comunità d’origine e nei luoghi dove sorgevano le loro case costruire case definitive non è nemmeno in agenda, sarebbe troppo costoso, anche se ci sono alcune Ong che cercano di costruire case permanenti". Nell’intervista a Fides, l’arcivescovo ha ricordato gli aiuti arrivati dal Papa, dalla Cei e dalla Caritas Internationalis sottolinenando che "la Chiesa ha tantissimi progetti, come quello della ricostruzione della cattedrale e del Seminario maggiore nazionale".