Tremonti, uniti contro la crisi

Silvia Tironi

Lo ha detto domenica il premier Silvio Berlusconi a l'Aquila, lo ha ribatito il ministro dell'Economia Giulio Tremonti a proposito della crisi: Bisogna essere realisti ma non pessimisti, come fanno invece quelli della sinistra. Il pessimismo ci consegna a un futuro senza futuro in un circolovizioso che genera solo povertà non solo materiale ma anche civile".Per questo bisogna avere una riflessione positiva e cita la Bibbiasecondo cui "dal male viene il miele".". Il sistema Italia, garantisce Tremonti, "è più solido di quanto crediamo". Parlando all'assemblea di Federcasse, il ministro ricorda sì che il nostro P sta scontandoi il terzo debito pubblico del mondo, ma sottolinea anche che "il debito consolidato che somma il debito pubblico e quello privato è pari al 125% del Pil contro il 130% della Germania mentre degli altri Paesi è meglio non parlare". E a proposito degli interventi dello Stato per aiutare il Paese, dice, "nei prossimigiorni, nel limite del possibile, finanzieremo le impreseattraverso le banche". Nel pacchettoche dovrebbe ricevere il via libera dal consiglio deiministri di venerdì anche una riduzione degli oneri fiscaliper le imprese e un sostegno "alle famiglie sotto un certoreddito". La crisi è globale e necessita di risposteglobali, ha sottolineato Tremonti, "quello che può fare unGoverno è tenere insieme i conti e tenere insieme unastruttura economica e sociale". E per affrontare la crisi è necessario "essere tutti uniti";  il ministro dell'Economiai lancia dunque un appello "agliuomini liberi e forti a cooperare per il bene del Paese senzapregiudizi e preconcetti. Fare insieme dà un risultato superiore alla somma degli sforzi individuali".