Gerusalemme, muore bimbo palestinese
Non si fermano gli scontri a Gerusalemme est. Nella notte del 24 settembre è morto un bambino palestinese di 14 mesi. Il piccolo è stato soffocato dai gas lacrimogeni lanciati dalla polizia che era intervenuta per fermare i disordini. La situazione è peggiorata mercoledì 22 settembre dopo l’uccisione di un palestinese per mano della guardia di difesa dei coloni israeliani nel quartiere di Silwan. Nella zona continuano gli incidenti. Qualche piccolo scontro anche a Wadi Joz e Ras al-Amud mentre centinaia di giovani hanno lanciato pietre contro le forze di sicurezza di Issauia. Diciotto palestinesi sono stati arrestati, tra cui alcuni membri di Fatah, legati al presidente dell’autorità palestinese Mahmoud Abbas. Tra gli uomini in manette, c’è chi ha detto di voler difendere il proprio popolo dai sopprusi dei coloni israeliani. Le trattative di pace, che i giorni scorsi avevano dato segnali di speranza, si sono bloccate. Il premier Netanyahu si è mostrato disponibile a un compromesso ma, ha precisato un responsabile, “non si può avere zero costruzioni”. Il primo ministro, sostenuto da partiti a favore dell’espansione delle colonie, non può fare di meglio. La parte palestinese, invece, esige il blocco totale degli insediamenti. Per Abu Mazen, una moratoria in Cisgiordania sarebbe troppo poco.