Tanzi, i pm di Parma chiedono 20 anni

Michela Ravalico

Il procuratore di Parma Gerardo La Guardia ha chiesto venti anni di reclusione per Calisto Tanzi, al termine della requisitoria al processo sul crac del gruppo di Collecchio. Il procedimento che si svolge nella città natia del gruppo Parmalat riguarda il reato di bancarotta. Tanzi è già stato giudicato e condannato a dieci anni di carcere - sia in primo sia in secondo grado - anche dal tribunale di Milano per il reato di aggiotaggio. La Procura ha chiesto 12 anni di reclusione anche per Giovanni Tanzi, fratello di Calisto, nove anni e sei mesi per Fausto Tonna, a cui sono state riconosciute le attenuanti generiche equivalenti, sette anni e sei mesi per Domenico Barili, ex direttore marketing, sei anni per Luciano Silingardi, ex componente esterno del Cda di Parmalat finanziaria, sei anni per Paolo Sciumè, sei anni per Camillo Florini, ex manager del settore turistico, quattro anni per Giuliano Panizzi, quattro anni per Mario Mutti, quattro anni per Davide Fratta, tre anni per Paolo Compiani, cinque anni per Rosario Lucio Calogero, cinque anni per Fabio Branchi, cinque anni per Giovanni Bonici, ex Parmalat Venezuela ed ex amministratore di Bonlat, quattro anni per Enrico Barachini, due anni per Alfredo Gaetani, due anni per Sergio Erede. La parte finale della requisitoria è stata condotta dal procuratore capo Gerardo Laguardia.