Il Miglio verde
«Papà». «Dimmi». «Chi è Miglio?». «Eh?». «Chi è Gianfranco Miglio?». «Ma... perché me lo chiedi? ». «Tutti parlano del disegnino verde del Sole delle Alpi, ma la mia nuova scuola si chiama “Polo scolastico Gianfranco Miglio” e io non so chi è. Dicono solo che dare il suo nome alla scuola è stata una grande idea». «Ah. Certo. Hai ragione. Allora, Giancarlo Miglio...». «Gianfranco». «Ah. Sì. Dicevo: è stato un professore che ha detto per primo che ci voleva il federalismo, quello che vogliono fare Bossi e la Lega, presente?». «No». «No?». «Su internet dice che Miglio non era federalista, cioè: lo era, ma in un modo diverso, dice che voleva fare la Padania, l'Etruria e un'altra cosa, allora litigò con Bossi». «Sono dettagli. In pratica è stato un grande federalista». «No». «Cosa no?». «Dice che era secessionista, che secondo lui il Sud doveva avere una propria costituzione e tenersi la mafia e la 'ndrangheta, che la guerra civile era ineluttabile, che Bossi era un ignorante e che voleva morire svizzero». «Ma no, sono cose che si dicono. Quello che conta è che Bossi, adesso, ha riconosciuto che era un bravo professore». «Uhm». «Che c'è?». «Niente. Se te lo chiedo mi picchi». «Ma no, parla». «Perché Bossi disse che Miglio era una scoreggia nello spazio?». «Ok, basta parlare di politica. Ora dormi. L'hai detta la preghierina?». «Papà». «Eh». «Cos'è la breccia di Porta Pia?».