I 5 punti Berlusconiani all'esame anche del Senato

Roberto Amaglio

Si va delineando la settimana di fuoco che impegnerà il primo ministro Silvio Berlusconi tra il 27 settembre e il 3 ottobre. L'illustrazione dei 5 punti del programma per il rilancio dell’azione di governo, infatti, non si effettuerà solo alla Camera, ma anche al Senato. Ad annunciarlo è stato al termine della conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri. "La conferenza dei capigruppo ha deciso che nella stessa settimana in cui si terrà il dibattito alla Camera il presidente del Consiglio venga anche al Senato. Su tempi, modi e dettagli si dovrà decidere d’intesa con Montecitorio", in modo tale da armonizzare l'agenda politica dei due rami del Parlamento. Banco di prova - A dimostrazione che il discorso di Berlusconi non sarà una passeggiata, il fatto che la relazione presentata dal Cavaliere verrà votata, mettendo quindi alla prova la tenuta della maggioranza di fronte alla consumata frattura con Fli. Attesa soprattutto la relazione sul tema giustizia, con il Premier che ha già annunciato la sua intenzione di stralciare il paragrafo riguardante il cosiddetto processo breve. Equilibri - Ed è proprio sul piano tematico che Gasparri punta forte. Allontanandosi dalle voci sulla creazione del gruppo di responsabilità a sostegno del governo, il presidente dei Senatori del Pdl conta di trovare per l'approvazione dei 5 punti il sostegno dei centristi di Casini. "Dovrebbero condividere alcune scelte. D’altronde, con l’Udc nei mesi scorsi ci sono state discussioni sulle scelte per le amministrative, come nel Lazio o in Calabria".