L'Ue bacchetta la Francia per l'espulsione dei rom
Ancora una volta l'Unione europea bacchetta la Francia per le espulsioni dei rom. Al di là delle critiche, sarà avviata una procedure di infrazione contro il Paese. Lo ha annunciato, in un incontro con i giornalisti a Bruxelles, la commissaria europea alla Giustizia Viviane Reding: "Sono personalmente convinta che la commissione non avrà altra scelta se non quella di avviare una procedura di infrazione contro la Francia per l'applicazione discriminatoria della direttiva sulla libera circolazione". La Reding non ha celato la sua ira: "La mia pazienza sta finendo - ha tuonato - quando troppo è troppo, nessun Paese piccolo o grande che sia può avere un trattamento speciale quando sono in gioco i diritti fondamentali". Lo scorso 9 settembre, con 337 voti a favore contro 245 e 51 astensioni, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione del centrosinistra che censura le politiche francesi di espulsione dei rom. L'obiettivo del provvedimento era quello di spingere le autorità francesi all’immediata sospensione di tutte le espulsioni. I rom - La legge sull'immigrazione voluta dal presidente Nicolas Sarkozy prevede un insasprimento delle misure contro immigrati regolari, clandestini e nomadi a favore della sicurezza: "Dobbiamo porre fine allo sviluppo selvaggio dei campi Rom - ha spiegato Sarkozy - . Sono delle zone al di fuori della legalità che non possono essere tollerate" sottolineando che entro la fine di settembre "saranno smantellati i campi che sono già stati oggetto di un’ordinanza del tribunale". "Per i campi su cui non c'è stata ancora una decisione dei giudici, faremo in modo che si intervenga al più presto. Entro tre mesi, voglio che almeno la metà di questi accampamenti sparisca dal territorio francese" ha concluso il presidente.