Sarah Scazzi, continuano le ricerche
È ancora giallo sulla scomparsa della 15enne Sarah Scazzi: di lei non si hanno più notizia dal 26 di agosto, quando uscita di casa, in vico II Verdi, era attesa dalla cugina per andare al mare. Sarah ha fatto lo squillo alla parente ma le due ragazze non si sono mai incontrate. Le sue tracce si perdono in via Deledda. Il percorso richiede poco meno di 10 minuti. Non si conosce ancora la ragione della sua scomparsa: non si esclude l'allontanamento volontario anche se la famiglia propende per il rapimento. La procura di Taranto sta invece indagando sul sequestro di persona. Gli inquirenti stanno cercando eventuali filmati di telecamere di videosorveglianza per avere altri elementi. Moltissime le persone impiegate nelle ricerche a cui partecipano anche carabinieri a cavallo e gruppi di subacquei. I territori sono monitorati costantemente. Intanto l'associazione “Penelope”, a sostegno delle famiglie delle persone scomparse, ha annunciato di aver chiesto al Ministero della Difesa, Ignazio La Russa, l'utilizzo delle rilevazioni dei satelliti militari per accertare il momento della scomparsa di Sarah. La rilevazione satellitare militare potrebbe essere molto importante poiché a Brindisi, c'è una base della Nato e si spera che ci sia un monitoraggio 24 ore su 24. Rimangono ancora dei dubbi circa i quattro profili di Facebook, alcuni dei quali non erano gestiti direttamente dalla ragazza, e sulle tre sim per telefoni cellulari che erano in suo possesso. Dal momento della scomparsa il suo telefonino è muto. Si sta valutando anche la pista della chat con cui un pasticciere, stando alle sue dichiarazioni, ha parlato con la ragazza e saputo di un suo progetto di andare via. Negli ultimi giorni l’attenzione della polizia postale si è concentrata su un gruppo su Facebook che ha il nome di una città della Germania, Regen, e che è gestito da un’altra cugina coetanea di Sarah. I post di questo gruppo, anche se non viene mai nominata la ragazza, sembrano tutti riferiti alla sua scomparsa.