Fini: "Non mi dimetto" / Guarda il video

Michela Ravalico

Gianfranco Fini non ha dubbi: vuole restare presidente della Camera fino alla fine della legislatura. Enrico Mentana gli dà il benvenuto nello studio del TgLa7, in apertura dell'edizione delle 20, presentandolo come "il presidente della Camera fino a prova contraria" e il fondatore di Fli subito aggiunge: "Io mi auguro almeno per tre anni". Fini commenta quindi la giornata odierna con un "tanto rumore per nulla". Poi definisce il premier Berlusconi e il leader della Lega Umberto Bossi degli "analfabeti della Costituzione", perché non hanno il potere di chiedere le sue dimissioni: "Faccio una previsione: Berlusconi e Bossi non saliranno al Colle a chiedere le mie dimissioni perché se andassero per questo dimostrerebbero al mondo di essere degli analfabeti del diritto costituzionale". Piuttosto i due "saliranno al Quirinale per parlare della situazione politica e questo mi sembra ben che meno doveroso". Ad eventuali elezioni anticipate il presidente della Camera però si dichiara "prontissimo", anche se "andare al voto adesso è da irresponsabili, il governo deve governare" e Futuro e libertà è pronta a discutere "con Forza Italia allargata e la Lega come tradurre in concreto i punti" per rilanciare il Paese. Tornando sul ruolo istituzionale ricoperto, Fini ribadisce che al presidente della Camera "non è vietato fare politica" e "sarebbe molto grave se qualcuno, in particolare il presidente del Consiglio dicesse 'ti abbiamo eletto noi, ora rispondi a noi'. Sarebbe una concezione proprietaria" delle istituzioni. Fini non si dimetterà "a meno che non mi si dimostri che sono venuto meno all’unico dovere del presidente della Camera, scritto nell’art. 8 del regolamento: rappresentare la Camera, assicurarne i lavori e far rispettare le norme". Insomma, aggiunge Fini, "io non rappresento la maggioranza. E se qualcuno della maggioranza me lo dicesse ancora, io replicherei: non sei proprietario delle istituzioni".   E ancora: "Ho sentito quel simpaticone di Bossi parlare di 'trasloco' o di 'spostamento' di Fini, ma la Camera non è una dependance del governo. Il Parlamento non dipende dal governo". La casa a Montecarlo - Mentana insiste poi sulla casa a Montecarlo. Fini rigetta ogni accusa: "Non sono mai andato in quella casa". Chi dice il contrario "lo provi. Non ho nulla da nascondere". Quando la vicenda "sarà più chiara di quanto è già, farà ridere, io attendo serenamente gli accertamenti della magistratura". Poi per troncare il discorso, stanco delle domande sugli immobili di An e i Tulliani, chiede ironico: "Ma si occupa lei di Novella 2000?". Il sondaggio - Un sondaggio condotto dall’istituto Crespi Ricerche su un campione di individui che hanno ascoltato il discorso di Fini rivela che il 76% degli italiani ha giudicato complessivamente positivo l'intervento. Il 63% esprime un giudizio positivo sulle posizioni assunte rispetto al PdL, Berlusconi e il Governo. La metà del campione si dichiara d’accordo con Fini quando dice che il partito non esiste più, anche se il 70% non crede che andrà avanti senza ribaltoni o cambi di campo. Gli ascolti di Mentana - Dopo il 10% ottenuto domenica scorsa grazie al traino di Mirabello, il TgLa7 di Enrico Mentana torna a stabilizzarsi sulla media del 7%. Ieri ha siglato il 7,85 per cento di share, con un milione 682 mila telespettatori. Quasi 2,9  milioni i contatti (2.878.229) e un picco di massimo ascolto   dell’8,84% di share con quasi 2 milioni di telespettatori (1.986.778)   alle 20.20. Molto bene anche l’edizione delle 7.30, con il 6,09% e   242mila telespettatori (picco di massimo ascolto del 7,20%), e ancora   in crescita quella delle 13.30, seguita da 616.787 persone per il   3,75% di share, con più di 1,2 milioni di contatti (1.232.504) e un   picco del 4,32%. Pier Silvio Berlusconi ci tiene a precisare che Mentana "per ora non ha portato via un solo spettatore al Tg5: dati alla mano, ha limato ascolti a RaiTre e al Tg1" ma non al canale di punta della Mediaset.