Sarah Scazzi, continuano le ricerche
Per il settimo giorno consecutivo sono iniziate le ricerche della 15enen Sarah Scazzi scomparsa ad Avetrana nel primo pomeriggio del 26 agosto scorso. I militari dell’Arma anche oggi ascolteranno i testimoni e perlustreranno campagna, vecchie cave di tufo, canali e casolari della zona in cerca di ogni possibile elemento utile alle indagini per ritrovare la ragazzina. Da ieri le ricerche sono state estese anche a ridosso delle province di Brindisi e Lecce, confinanti con il territorio di Avetrana. Investigatori, volontari e amici stanno cercando Sarah dappertutto, anche con le unità cinofile. Sembra più che mai lontana l’idea dell’allontanamento volontario. Ma nonostante non siano abbandonate le altre ipotesi, i carabinieri ritengono “seria” l'ipotesi che la ragazza sia stata sequestrata, e seguono con particolare attenzione la pista che porta agli amici, un gruppo di giovani di cui lei più piccola anche di 10 anni era considerata la "mascotte". Nelle ultime ore sono stati sentiti dagli inquirenti. Sembra possa essere coinvolto un ragazzo poco più grande di lei ma sul movente dell’ipotetico sequestro non si sbilanciano. Escludono però con certezza che si possa trattare di un rapimento a scopo estorsivo e si mostrano assai cauti sull'ipotesi di un sequestro a sfondo sessuale. L’ipotesi, fino a ora, più plausibile è che Sarah, appena uscita dalla sua abitazione in Via Verdi, sia stata affiancata da un’auto sulla quale si trovavano una o più persone che lei conosceva e che l’avrebbero invitata a salire a bordo con una scusa. La ragazzina avrebbe accettato e così facendo è caduta nella trappola. Ovviamente si tratta di una ipotesi. L'unica cosa certa in questo giallo di fine estate sembra essere l'orario della scomparsa che è compreso tra le 14.30 e le 14.42. Infatti alle 14.42 il cellulare di Sarah ha smesso di funzionare e di lei si sono perse le tracce. A quell'ora, confermano le celle telefoniche, la 15enne si trovava nei pressi della sua abitazione. Giacomo Scazzi, 52 anni e muratore a Milano, papà di Sarah è ogni giorno sempre più preoccupato: «Più passano i giorni più cresce l'angoscia. Noi temiamo il peggio. Crediamo sia stata rapita da gente non di Avetrana. Ipotizzo - aggiunge - che sia stata presa con la forza e che si trovi o nelle campagne o chiusa in qualche casa. Sicuramente non si è allontanata volontariamente e non credo che avesse amici pericolosi che possano averle fatto del male». L'uomo afferma di non credere alla pista, per altro scartata dagli investigatori, che alla base del rapimento ci possa essere una questione legata a una eredità da 100mila euro che la mamma aveva ricevuto qualche tempo fa dal padre. Il papà di Sara ha detto che la figlia, quando è uscita da casa giovedì pomeriggio «non aveva con sè né soldi né documenti».