Picchiata dal fidanzato marocchino, donna incinta perde il figlio

Roberto Amaglio

Calci e pugni, persino un’accoltellata. Così una giovane donna bergamasca di 25 anni, picchiata a sangue dal suo fidanzato marocchino, ha perso il bambino di 3 mesi che portava in grembo. L’ennesimo episodio di violenza sarebbe avvenuto sabato scorso in città. A segnalare l’aggressione ai Carabinieri è stata la stessa ragazza bergamasca che, ancora sotto choc, ha indicato alle forze dell'ordine come responsabile della violenza il suo fidanzato quarantenne. Aggressione – Sulla vicenda, di cui si sta occupando la Questura di Bergamo, vige il più stretto riservo. Oltre all’apertura di un’indagine ufficiale, quel poco che si sa è che la polizia sta cercando da due giorni il marocchino, senza però essere riuscita a rintracciarlo: l’uomo, infatti, si sarebbe reso immediatamente irreperibile. Secondo la testimonianza della donna, sabato sera i due giovani si trovavano nell'abitazione di lui, a Bergamo, quando tra i due è nata una lite. A un certo punto il magrebino ha iniziato a picchiare la sua fidanzata, colpendola con calci e pugni, poi ha afferrato il coltello e l'ha ferita all'addome. Il marocchino ha tentato di trattenere la vittima nell'appartamento, ma la ragazza è riuscita ad aprire la porta e a scappare per strada, dov'è stata soccorsa. La 25enne è ora ricoverata in gravi condizioni agli Ospedali Riuniti di Bergamo. Sottoposta a un'operazione chirurgica, non è più in pericolo di vita, ma le ferite riportate hanno causato la perdita del bimbo.