New York, un nuovo grattacielo minaccia il dominio dell'Empire State

Tatiana Necchi

L’Empire State Building è sotto attacco. Stando al quotidiano New York Times, a preparare l’offensiva non è un gorilla e nemmeno i terroristi. Bensì il progetto per la costruzione di una nuova torre che dovrebbe sorgere a soli due isolati di distanza: 15 Penn Plaza, il nome della torre proposta dalla società immobiliare Vornado Realty Trust, sarebbe alta 371 metri e rischia di mettere a repentaglio la posizione privilegiata che ha da 79 anni l’Empire nello skyline di New York. Il nuovo edificio ha già ricevuto l’appoggio della dalla City Planning Commission, l’ente che gestisce il piano urbanistico della Grande Mela, ma non il beneplacito della Community Board 5, consiglio di quartiere la cui area di competenza comprende anche la zona interessata perché la nuova torre supererebbe del 56 per cento le dimensioni normalmente consentite. Inoltre, ha spiegato un membro del consiglio di quartiere, Vornado non ha fornito sufficienti motivazioni per giustificare un bonus del genere. I proprietari dell’Empire, Anthony e Peter Malkin, avrebbero proposto un divieto per la costruzione di grattacieli di dimensioni simili esteso per un’area di 17 isolati attorno alla loro torre che è alta 381 metri. Anthony Malkin come presidente di Malkin Properties ha suggerito di ridurre 15 Penn Plaza a 252 metri. David Greenbaum, presidente della filiale newyorkese di Vornado, ha sottolineato come "lo skyline della Grande Mela è sempre stata cangiante" e aggiunge che l’azienda immobiliare, nel costruire il suo grattacielo, sarebbe disposta ad accollarsi i 100milioni di dollari di costi per modernizzare la vicina Penn Station ossia la stazione ferroviaria più indaffarata degli Usa. Il progetto ha trovato il sostegno del sindaco di New York, Michael Bloomberg.