Cina: operai sorvegliati anche al bagno
Controlli anche sui minuti che gli operai trascorrono alla toilette in un mese. E' questa l'assurda politica messa in atto da un'azienda privata di Nanchino, nella provincia dello Jiangsu, che ha installato, nella propria fabbrica, un sofisticato congegno che consentirebbe di monitorare tutte le attività dei dipendenti, evidenziando ogni loro errore e facendone rapporto automatico ai vertici dell'azienda. Ogni volta che il lavoratore compie uno sbaglio il sistema emette uno "stato d'allerta", richiamandolo e, in alcuni casi, multandolo anche. L'azienda ha stabilito inoltre che i suoi impiegati e operai non potranno stare al bagno, in totale, piu' di 400 minuti al mese. E, ogni trenta giorni, un rapporto dettagliato evidenzierà il numero dei minuti complessivi di ciascuno. Secondo quanto riportato dalla stampa locale cinese, proprio questo mese, 13 persone che avevano ecceduto di meno di 50 minuti il limite massimo sono stati ammoniti verbalmente e, in un secondo momento, avvisati che, se ripeteranno l'errore, il mese successivo saranno multati con uno yuan per ogni minuto extra. Altri 5 dipendenti che avevano trascorso tra 450 e 499 minuti in bagno sono stati multati con 50 yuan. Una sola persona, che aveva raggiunto i 512 minuti, e' stata multata con 100 yuan e avvertita che, ripetendo l'errore, potrebbe anche perdere il posto di lavoro. Nell'azienda tutto viene monitorato e controllato: ammoniti e multati anche gli operai che non si lavano le mani prima dei pasti, che non spengono la luce e l'aria condizionata prima di lasciare il dormitorio, che non indossano correttamente le divise, che utilizzano i cellulari di servizio per conversazioni strettamente private. ''Ormai sanno tutto di noi, non c'e' piu' nulla di intimo e personale'' ha commentato, esasperato, un dipendente e si vocifera che una buona percentuale di personale sta seriamente pensando al licenziamento. Il sistema di sorveglianza e' stato pensato e progettato dal proprietario dell'azienda. E' costituito da un telefono 3G dato in dotazione a ogni operaio. Gli schermi a circuito chiuso controllano tutti i movimenti degli impiegati e se ravvisano comportamenti errati emettono ordini ai telefonini che fanno scattare l'allarme.