Scandalo in Cina: maxi sequestro di latte alla melamina
E' esploso nuovamente in Cina lo scandalo della melamina, il prodotto chimico che, nel 2008, aveva causato la morte di sei neonati e arrecato danni piuttosto gravi alla salute di oltre 300mila bambini. L'agenzia "Nuova Cina", infatti, ha annunciato che, nella giornata di oggi, sono state sequestrate ben 103 tonnellate di latte in polvere, di quattro differenti produttori, contenente un'elevata quantità di melamina. Tre sono le province del Paese coinvolte: Hebei, Shanxi e Tianjin. Nel mese di luglio erano state rinvenute altre 124 tonnellate di latte in polvere alla melamina, nelle vicine province del Gansu e del Qinghai. 6 persone sono state arrestate in relazione alla vicenda e 41 sono state fermate in attesa degli sviluppi dell'indagine. La melamina è un prodotto chimico che fa apparire il contenuto proteico del latte notevolmente più alto di quanto non lo sia in realtà. Ingerita in grosse quantità può provocare calcoli ai reni e, in casi estremi, tumori. Lo scandalo, scoppiato nell'autunno del 2008, poche settimane dopo la conclusione delle Olimpiadi di Pechino, provocò una forte reazione dell'opinione pubblica cinese e internazionale e portò al ritiro dal mercato di una serie di prodotti cinesi che avrebbero potuto essere stati avvelenati dallo stesso additivo. In precedenza, gli Usa aveva bloccato le importazioni di alcune marche di cibo per animali domestici cinesi, i cui prodotti erano risultati contenere eccessive quantità di melamina. Due persone furono condannate a morte nel processo che seguì all'esplosione dello scandalo, che ebbe al centro la "Sanlu", un' impresa che, in seguito, è stata dichiarata in bancarotta e ha messo fine alle sue operazioni. Tian Wenhua, Presidente della "Sanlu", fu condannata all'ergastolo dopo aver ammesso di sapere che il latte era avvelenato. La pena capitale a due allevatori che fornivano la materia prima alla "Sanlu", ritenuti direttamente responsabili di aver aggiunto la melamina ai loro prodotti per renderli più concorrenziali. I familiari dei bambini morti o ammalati a causa del latte avvelenato accusarono le autorità cinesi di aver coperto lo scandalo aspettando la conclusione delle Olimpiadi per intervenire.