La Procura di Perugia indaga sul patrimonio dei Tulliani
Giornali, siti, telegiornali e rotocalchi hanno provato ad approfondire in lungo e in largo le vicende della famiglia Tulliani. Da ormai due settimane, infatti, la grana “finiana” sulla casa di Montecarlo, le ricevute, le smentite, le querele e nuovi dettagli campeggiano nell’agenda setting di ogni media. Tuttavia sembra che ora anche la Procura di Perugia voglia vederci un po’ più chiaro. A quanto si apprende dal prossimo numero del settimanale “Panorama” (in edicola domani), il patrimonio dell’ormai celeberrima famiglia della compagna di Gianfranco Fini finirà al centro delle indagini dei magistrati umbri. A tal proposito, nel tribunale sarebbe già stato aperto un fascicolo sulla vicenda. Gli inquirenti, però, avrebbero preso spunto non dalle inchieste giornalistiche sulla ex sede di An nel principato monegasco (come invece ha fatto la procura di Roma), bensì dalle dichiarazioni rilasciate da Luciano Gaucci, il quale nei giorni scorsi aveva sostenuto alla stampa che molti dei beni appartenenti alla ex compagna le furono "intestati fiduciariamente". "Se la procura di Perugia ritiene illecito il mio patrimonio e lo ha sequestrato, perché non fa la stessa cosa anche con i beni che ho affidato alla mia ex compagna? – aveva dichiarato Gaucci proprio a Panorama una settimana fa –. Almeno, perché non le chiede di dimostrare l'origine della sua ricchezza?". Gaucci, infatti, finito sotto processo con l’accusa di bancarotta fraudolenta dopo il fallimento del suo Perugia Calcio (avvenuto nella stagione 2004/05) era stato legato affettivamente a Elisabetta Tulliani dal 1997 al 2004. Per il momento nessuno conferma l’esistenza di tale fascicolo. Viste le affermazioni di Gaucci, l’apertura di un’inchiesta potrebbe anche essere un atto dovuto da parte della magistratura umbra. Tuttavia sembra che anche nei prossimi mesi ci sarà molto materiale sulla famiglia Tulliani. Intanto Fini s'è già dimesso Gaucci e Tulliani, c'eravamo tanto amati : guarda il video Affaire monegasco - E Panorama rilancia anche sull'ormai famosa casa del principato. Il settimanale edito da Mondadori, infatti, avrebbe individuato la sede delle società off shore attraverso le quali è transitata la proprietà dell’appartamento. La Printemps (la società che acquistò l’immobile per 300 mila euro dai tesorieri del partito) e la Timara (che tre mesi dopo lo comprò per 330 mila euro) avrebbero la sede sull'isola di Saint Lucia, nel cuore dei Caraibi. Più precisamente le due società hanno sede al numero 10 di Manoel street. A tal proposito, Panorama intervista anche Michael Gordon, il direttore della società che ha stilato i contratti di formazione della Printemps e della Timara. Il motivo di questa residenza così lontana lo spiega il responsabile del registro delle International business companies, Lester Martyr. "Per creare una società off-shore a Saint Lucia basta andare sul sito internet della Pinnacle. Dal momento in cui ci si registra alla costituzione della società bastano 24 ore. E non c'è altra isola caraibica che permetta di farlo direttamente".