Sarkozy rimpatria i rom con 300 euro
La Francia di Sarkozy rimpatria i rom. Non una cacciata violenta, ma “deportazioni volontarie” di 93 cittadini romeni “tutti consenzienti”, che ricevano un contributo di 300 euro (100 euro per i minorenni). Le partenza in aereo in direzione della Romania, paese d’origine dei rom. Un primo gruppo di "14 persone provenienti da Parigi è atteso attorno alle 14,30" locali, ha detto il ministero romeno all’Afp, la massima agenzia di stampa francese. Un secondo gruppo di 79 persone arriverà da Lione attorno alle 17 locali in un altro aeroporto di Bucarest. Il ministero degli Interni francese, Brice Hortefeux, ha precisato di aver organizzato tre voli tra oggi e il 26 agosto per espellere i rom in situazione irregolare. Entro la fine del mese Parigi prevede di rinviare in Romania e Bulgaria circa 700 persone. Ue critica - Ieri la Commissione europea aveva invitato la Francia a "rispettare le regole" in materia di libera circolazione dei cittadini europei: "La Francia come ogni altro stato membro deve rispettare le regole" che garantiscono ai cittadini Ue i diritti relativi alla libertà di movimento e di insediamento”. Romania e Bulgaria arrabbiate - "Deriva populista" che può generare reazioni xenofobe. La Romania ha messo in guardia ieri la Francia contro le espulsioni "collettive" di rom, basate su "criteri etnici". Si tratterebbe di un passo, avverte oggi il ministro rumeno degli Esteri Teodor Baconschi, in violazione delle leggi europee sulla libertà di circolazione e in contraddizione con la partnership strategica fra Francia e Romania. Le espulsioni, ha sottolineato il ministro, possono avvenire solo nei confronti di singoli. Anche in Bulgaria, come la Romania paese membro dell’Ue, si sono levate voci contro la decisione francese. "L'espulsione, per dirla in modo moderato, è antieuropea" e significa "che alcune persone sono accusate di una colpa collettiva", dichiara il sociologo Kolyo Kolev all’agenzia stampa Focus. Il quotidiano Sega accusa intanto Parigi di voler trasformare Romania e Bulgaria in un "ghetto dei rom". La Bulgaria è comunque pronta ad accogliere i rom che saranno espulsi, come ha confermato in luglio il ministro degli Interni Zvetan Zvetanov. Su una popolazione di 7,6 milioni di persone, la Bulgaria conta 600mila rom, la metà dei quali vive a Sofia.