Licenziato mette in vendita un rene per campare: un'occupazione o 100mila euro

Paolo Franzoso

La disperazione e la frustrazione di essere rimasto senza lavoro hanno spinto un impiegato friulano a mettere in vendita sul web un rene in cambio di un’assunzione oppure, in alternativa, un assegno da 100 mila euro. L’annuncio era stato pubblicato sulle pagine locali di un media italiano online ed è stato rimosso su invito della polizia postale di Udine che ha scoperto l’inserzione. L’uomo, 52 anni, lavorava come responsabile amministrativo di un’azienda. A seguito della crisi finanziaria e tutto ciò che ha comportato (problemi familiari, con divorzio innescato anche dalle difficoltà economiche), era stato licenziato nel maggio del 2009. Le ricerche per un nuovo impiego andavano tutte a vuoto. Rimasto solo, abita in un monolocale campando con espedienti, ma non “è vivere”, è “sopravvivere”. Anziché delinquere ha offerto in internet una parte (superflua finché l’altro rene funziona) del suo corpo al fine di garantirsi un tenore di vita più dignitoso. Niente da fare, però: il traffico di organi è illegale.