Obama - Usa. L'amore è già finito
Doveva essere l’uomo del miracolo americano per eccellenza. Il presidente della svolta capace di dar voce alle minoranze, star vicino alla linea del suo partito e, soprattutto, conquistare con la politica del fare e con la sua affabilità i consensi dell’elettorato indipendente, da sempre ago della bilancia nelle tornate elettorali. Invece, a quel che si apprende dall’ultimo sondaggio dell’istituto Gallup, la popolarità di Barack Obama è ormai ridotta ai minimi termini. Minoranza – I numeri recitano che solo il 44% degli americani approva l’operato del presidente democratico. Si tratta del dato peggiore da quando il presidente è in carica e, molto probabilmente, risente della querelle sulla moschea a Ground Zero, su cui il titolare della Casa Bianca ha adottato una linea morbida che non è piaciuta agli americani. Bocciato dall’elettorato indipendente – Se la contrapposizione tra democratici e repubblicani resiste (l’80% dei democratici gli conferma la fiducia, mentre appena il 12% dei repubblicani gli dà una pagella positiva), il calo nella popolarità del presidente è una conseguenza diretta della crescente diffidenza degli elettori indipendenti. Tra questi solo il 39% approva l’operato di Obama, ossia il 4% in meno rispetto alla rilevazione del mese di giugno. E pensare che, all’inizio del suo mandato, il 44° presidente degli Stati Uniti poteva contare su un vero e proprio tesoretto di consensi: in quell’ormai lontano 9 gennaio del 2009 (giorno del suo insediamento), i giudizi favorevoli dell’elettorato indipendente era del 74%. Evidentemente, però, nonostante la riforma sanitaria, quella di Wall Strett e l’annunciato ritiro dalle truppe dalle zone di guerra mediorientali (invocato da più parti al termine del secondo mandato di George W. Bush), qualcosa nei piani del presidente Obama non ha proprio funzionato.