Canili di Stato
Penso che Libero, nei giorni in cui i Radicali tornano a ispezionare le carceri per denunciarne le vergognose condizioni, sia una buona sede per ospitare una proposta cosiddetta provocatoria. Dunque. Gli istituti di pena italiani sono realmente da Terzo mondo e brutalizzano circa 70mila persone: siamo al record dei suicidi. Nessun governo vuol rischiare la lapidazione proponendo indulti (come nel 2006, ministero Prodi) e tantomeno vuol mai metterci soldi, perché il costruire galere non porta voti; tantomeno porta voti il proporre misure alternative per chi abbia quasi finito di scontare la pena. Si teme che l’elettorato possa dire: ecco, c’è la crisi e loro spendono per i galeotti: anche perché la stragrande maggioranza degli eletti ed elettori di centrodestra, io credo, considera il carcere come una punizione o un impedimento fisico a delinquere: per questo guardano con antipatia le semilibertà e le condizionali e i permessi premio eccetera. Bene. Calcolando che la funzione ufficiale del carcere sarebbe tuttavia un’altra, ecco, a questo punto ditelo: vogliamo abrogare l’articolo 27 della Costituzione, quello secondo il quale le pene «non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato». Ditelo, lettori ed elettori. Ditelo, politici e parlamentari che anche a loro nome, per le carceri, non fate assolutamente nulla.