Università, studenti in piazza

Silvia Tironi

Dicono di essere in 100mila, tutti a manifestare contro il ministro dell'iestruzione Mariastella Gelmini. Se la cantano, se la suonano per le vie di Roma. E cortei non sono neppure mancati nelle altre città italiane. A voler sottolineare che l'Onda, anche se non è a Roma, c'è comunque. Non ce l'hanno solo con la Gelmini. Al centro della protesta c'è pure Giulio Tremonti. Ne è prova il fantoccio del ministro dell'Economia che campeggia a ccanto a quello della gelmini in mezzo al corteo. Sono loro, d'altra parte, quelli che vengono considerati i principali responsabili degli tagli all'università. E non rimane immune dalle contestazioni neppure il ministro Renato Brunetta. Alcuni gruppi hanno annunciato di voler assediare simbolicamente Montecitorio, nonostante il divieto della Questura. Nel pomeriggio, dalle 15 alle 18, ci sarà invece un sit-in davanti al ministero dell'Istruzione, in viale Trastevere. I manifestanti protestano contro la legge 133, approvata ad agosto, che taglia circa 1,5 miliardi di euro di finanziamenti per le università, e la legge 169, cioè la riforma Gelmini sulla scuola. Nutrito anche il corteo organizzato dai sindacati: "Chi non c'è sbaglia", ha sottolineato il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani riferendosi all'assenza della Cisl nella manifestazione organizzata contro le politiche dell'istruzione del governo. "Ogni volta che provano a isolarci", ha aggiunto, " gli va male però persistono. E perseverare è diabolico«. Commentando il corteo, ha rimarcato come "ancora una volta si confermi una grande manifestazione di giovani e lavoratori, una manifestazione con tante anime. C'è una richiesta forte di riforme e non di tagli. La Gelmini continua a ripetere che noi non vogliamo le riforme. È lei invece che pensa di contrabbandare per riforma una politica di soli tagli. Apra una vero confronto e vedrà che noi saremo disponibili. Senza soldi e con i tagli non c'è riforma che tenga".