I mobili inchiodano Fini
Ha scelto i mobili insieme alla sua compagna. Secondo le informazioni di Libero, Gianfranco Fini si sarebbe impegnato in prima persona l’anno scorso per arredare l’appartamento in Boulevard princesse Charlotte a Montecarlo. Quindi la difesa esposta domenica scorso, nella quale il presidente di Montecitorio respingeva le accuse affermando il suo "disappunto" nell'apprendere che Giancarlo Tulliani, suo "cognato", vive in una casa venduta da An nel 2008 a una società off-shore. Ci sarebbero infatti le ricevute datate 2009 a riprova del fatto che i mobili della casa sarebbero stati acquistati a Roma e spediti da lì nel Principato, in presenza di Gianfranco Fini. La fattura d’acquisto è intestata alla Tulliani, ma in almeno due occasioni la ex di Gaucci è stata accompagnata dal Fini. Era l’anno scorso, e al centro arredamento Castellucci di Castellucci Maria Teresa srl (i fornitori abituali dei Tulliani fin da prima del colpo di fulmine fra Elisabetta e il presidente della Camera) un paio di volte Gianfranco e Elisabetta avevano comprato insieme i mobili da impacchettare e inviare nell’appartamento abitato da Giancarlo Tulliani. All’inizio tutti negano, anche dal negozio, poi però il muro di omertà mostra le prime crepe e qualche dipendente inizia a parlare. "Un bel giorno, su una smart nera arriva lui, in jeans e giubbotto avion, insieme a Elisabetta", afferma un dipendente che pretende di restare anonimo. Si parla di una cucina fatta su misura. A questo punto emerge che “non era un segreto” l’appartamento monegasco per la ditta di mobili perché le spedizioni erano motivate per "la casa di Fini a Montecarlo". E non era un segreto nemmeno per Gianfranco Fini. Stefano Garzelli, titolare dell'azienda di ristrutturazione Tecab, che ha svolto i lavori nell'appartamento di Boulevard princesse Charlotte, conferma che c'era un rapporto diretto fra Giancarlo Tulliani e la società Timara Ltd, proprietaria dell'immobile. D'altra parte, come ha spiegato Fini, fu proprio il "cognato" a indicargli il "misterioso" interessato all'acquisto della casa lasciata in eredità dalla contessa Anna Maria Colleoni ad Alleanza Nazionale "per la giusta causa". Querela - "Delirio diffamatorio" pur "di denigrare il presidente Fini". Fabrizio Alfano, portavoce della Terza carica dello Stato, attacca e annuncia querele per "la grave diffamazione" che "accerterà il Tribunale" perché si "propongono ricostruzioni fantasiose basate su improbabili racconti di personaggi che si celano dietro l'anonimato: in questo modo la calunnia diventa notizia, e la realtà un dettaglio trascurabile". Continuiamo a raccogliere le firme contro Fini. La casa a Montecarlo venduta da An a una società off-shore, poi affittata al cognato. Le pressioni in Rai per far lavorare i familiari. Gianfranco Fini chiede legalità per gli altri, noi chiediamo le sue dimissioni. Spedite la vostra firma a : finiacasa@libero-news.it Fax: 02 99966273 Redazione: Viale Majno, 42 – 20129 Milano