Montezemolo: "No alle elezioni, Berlusconi ha deluso"

Paolo Franzoso

Montezemolo come Di Pietro, Bersani e Casini. Il presidente della Ferrari, che in passato è stato anche presidente di Fiat e Confindustria (tanto per citare le due cariche più importanti), vede come fumo negli occhi l'ipotesi di un ritorno alle urne. E lo annuncia tramite una nota pubbblicata sul sito della sua fondazione, Italia Futura. Montezemolo tifa, al contrario, per una maggioranza di larghe intese. Insomma l'ex presidente degli industriali, casualmente, si trova sulla stessa lunghezza d'onda del principale quotidiano italiano, il Corriere della Sera, che pochi giorni fa in un editoriale del suo direttore chiamava alla responsabilità nazionale e invitava a trovare un'intesa tra maggioranza e opposizione per portare a termine la legislatura. (Guarda la gallery su Montezemolo) Il messaggio su Italia Futura - "La seconda repubblica potrebbe avviarsi presto a conclusione. Se la minaccia di elezioni si concretizzasse ci troveremmo di fronte ad una sconfitta per il paese e per la classe politica che lo ha governato, oltre che ad un atto di grave irresponsabilità dinanzi ad uno scenario economico ancora fortemente instabile". Il sito della fondazione presieduta da Luca Cordero di Montezemolo, Italiafutura, non fa giri di parole per scongiurare la chiamata alle urne. "L'ennesima ordalia elettorale rappresenterebbe il peggior finale di una lunga e improduttiva stagione politica. Il bilancio della seconda repubblica è fallimentare", "certificato dalle parole di Berlusconi, che dopo quasi 10 anni da Presidente del Consiglio si dichiara impossibilitato a governare per colpa delle istituzioni che non è stato capace di riformare". Le accuse alla maggioranza-  “Paradossalmente la prospettiva delle elezioni sembra elettrizzare proprio chi dovrebbe viverle come una sconfitta e invece spera che i 600.000 promotori della libertà e i milioni di leghisti pronti a mobilitarsi possano far dimenticare che la più ampia maggioranza della storia repubblicana si sia sciolta come neve al sole. Evidentemente, si ritiene che esistano gli ingredienti per un nuovo successo elettorale". Ma Berlusconi da imprenditore "sa bene che, alla fine, dopo tutte le chiacchiere e le attenuanti, un leader si misura sulla base dei risultati. Questi, nel giudizio dei cittadini, sono deludenti e ciò conterà nella valutazione del suo operato più di tutte le elezioni vinte per difetto di concorrenza, grande capacità comunicativa e straordinari mezzi organizzativi e mediatici". Il caso Montecarlo - "La seconda Repubblica sta affondando tra veleni e dossier (di dubbia provenienza), distribuiti tramite giornali militanti (di destra e di sinistra) e siti di gossip, in spregio a qualsiasi regola di fair play, correttezza e civiltà". E intanto "un assordante silenzio si leva dalla società civile". Appoggio totale alle teorie di Famiglia Cristiana: "Appare fondato il sospetto che l’Italia stia completando la sua trasformazione in un paese fai da te, dove, anche con una certa soddisfazione, si rivendica il dovere di pensare prima di tutto e soprattutto ai fatti propri", eccezion fatta per "esponenti di primo piano del mondo cattolico ed ecclesiastico, che anche in questi giorni sono intervenuti con coraggio per criticare il sottosviluppo morale di un paese che ha difficoltà a ritrovarsi intorno a valori forti".    Sfuriata dal Governo - Passino gli affondi degli avversari politici, ma vedersi accusati da un "esterno" è ritenuto troppo dai Pidiellini. A rispondere a Montezemolo è stato il presidente dei deputati Pdl, Fabrizio Cicchitto. "Luca di Montezemolo deve avere il coraggio di scendere in politica in modo esplicito. Allo stato parla di politica per interposta Italia Futura. Montezemolo, come anche qualcun altro, per ora sta in riva al fiume, sperando che passino le spoglie dei suoi avversari di   centrodestra. Ma corre anche il rischio di rimanerci indefinitamente su quella riva a scrutare l’acqua, mentre il tempo scorre, gli anni passano e la nebulosa centrista rimane allo stato gassoso".