Cossiga in fin di vita

Michela Ravalico

"Funzioni vitali critiche ma stabili". Il bollettino medico del presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga non lascia spazio a molte speranze.  "Il paziente è ricoverato da lunedì 9 agosto 2010 presso il Centro di Rianimazione del Policlinico Universitario Agostino Gemelli in conseguenza di uno stato di insufficienza cardiorespiratoria, che ha comportato la necessità di ricorrere a procedure di supporto vitale. Attualmente le funzioni sono critiche ma stabili". Il linguaggio è freddo, le parole impietose, ma fuor di metafora il presidente Cossiga sta lasciando questo mondo. Il senatore a vita ha passato la seconda notte tranquilla. 82 anni il 26 luglio scorso, Cossiga è stato ricoverato due giorni fa attorno alle 13 nell'ospedale capitolino Gemelli per problemi respiratori. Subito dopo sono arrivati i familiari, i due figli (Giuseppe e Annamaria) e don Vincenzo Paglia. Da principio la situazione non pareva grave, anche se i medici avevano ordinato di tenerlo dentro per la notte, per precauzione. Poi, improvviso, il peggioramento e il ricovero in terapia intensiva tanto che al presidente è stato somministrato il sacramento dell'unzione degli infermi.  Intanto, al Gemelli, i telefoni squillano in continuazione per conoscere lo stato di salute dell'ex presidente, detto il picconatore. Il primo politico ad avere telefonato ai famigliari per fare gli auguri di buona guarigione è stato il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni. Oggi si è presentato il vicepresidente del consiglio Gianni Letta, che si è intrattenuto a parlare sia con i famigliari di Cossiga, Anna e Giuseppe; il direttore del Gemelli Cesare Catananti ha aggiornato Letta sulle condizioni del presidente.