Arrivate a Kabul le salme degli otto medici freddati dai talebani
Sono arrivati domenica pomeriggio a Kabul i corpi degli otto medici occidentali e dei due interpreti freddati sabato pomeriggio dai talebani a causa del loro essere "missionari cristiani". Dopo le autopsie realizzate nella città afghana, l’ambasciata Usa ha confermato l’origine dei defunti. "Possiamo confermare che c'erano sei americani tra gli uccisi a Badakhshan", ha affermato Caitlin Hayden, una portavoce delle sede diplomatica di Washington, che però non ha fornito i nomi delle vittime. Gli altri due uccisi sono una britannica e una tedesca, cui si aggiungono due interpreti afghani. Intanto è in corso anche un’altra indagine a Badakhshan per determinare chi è il vero autore della strage, rivendicata immediatamente dai Talebani contro gli invasori occidentali e cristiani e le spie che lavorano per loro. Gli otto medici freddati sabato facevano parte dell’ong cristiana International Assistance Mission (IAM). Sette di loro vivevano ormai in Afghanistan. Un americano era venuto specialmente per questa missione, ma in passato era già stato in Afghanistan. Le salme, intanto, potrebbero essere tumulate "su richiesta delle famiglie" nel cimitero britannico di Kabul. Drammatica la storia della dottoressa inglese Karen Woo, 36 anni, la quale si sarebbe dovuta sposare venerdì a Londra con il suo fidanzato inglese. Indagini – Intanto continua l’inchiesta per determinare i responsabili materiali del massacro, rivendicato dai talebani. Tuttavia al momento non ci sono novità rilevanti. Numeri – Anno nero per l’Afghanistan questo 2010. In questi primi otto mesi, sono stati 1.325 i civili uccisi, soprattutto ad opera dei talebani. A sostenerlo è la Commissione indipendente afghana per i diritti umani. I talebani, secondo la Commissione, sono responsabili del 68% delle uccisioni, mentre il 23% delle morti sono da imputare alle forze Nato. Il resto è da attribuire a fattori violenti ma "ignoti". L'incremento rispetto al 2009 è superiore al 5%.