Tirrenia: annullata la privatizzazione. Mediterranea Holding non si fa vedere
Il premier Silvio Berlusconi ha firmato il decreto che ammette la società di navigazione Tirrenia S.p.a. alla procedura di amministrazione straordinaria. Come commissario è stato nominato Giancarlo D’Andrea, già direttore generale di Fintecna e amministratore unico dell'azienda. Lo rende noto Palazzo Chigi con una nota. Privatizzazione fallita - La privatizzazione di Tirrenia era saltata nella mattinata. Stamani la Camera aveva aperto la strada alla procedura di privatizzazione della società, dando al governo i poteri per assistere con misure "provvisorie e urgenti" la compagnia nel passaggio del testimone dal pubblico al privato: in sostanza il governo avrebbe nominato un amministratore unico come traghettatore fino al 30 settembre (come imposto dall'Ue). Poi l'annuncio di Fintecna con un comunicato scarno: "Con riferimento alla procedura di privatizzazione della Tirrenia, Fintecna comunica che, non essendo intervenuta la sottoscrizione del contratto da parte di Mediterranea Holding (società a capitale misto il cui socio di maggioranza è la Regione Sicilia), convocata in data odierna, viene conseguentemente dichiarata la chiusura, senza esito, della procedura di dimissione". La nota, dunque, ha di fatto annullato la gara e il governo non ha perso tempo a colmare la falla. Cos'è successo - Al momento della stipula del contratto Mediterranea (che aveva un'intesa di massima) si tira indietro perché, spiega Nicola Coccia, "hanno cambiato le carte in tavola all'ultimo, inserendo condizioni inacettabili" ("farsi carico di perdite per ammontare non noto" e "firmare prima degli accordi con le banche"). Mediterranea chiede tempo, ma Finteca annulla la gara. Ieri mattina poi Mediterranea si rifà avanti, forte dell'accordo con gli istituti di credito. Niente da fare, e Berlusconi approva il commissariamento. La continuità operativa di Tirrenia e Siremar è comunque garantita, ha fatto sapere il Ministro Altero Mtteoli, attraverso lo stanziamento di "apposite risorse" da parte del Governo. E, in una nota del Ministero delle Infrastrutture, si legge che "Si evita così, nel rispetto dell'interesse pubblico e della collettività, l'interruzione dei collegamenti marittimi". L'appello di Mennella, dell'Ugl Mare- "Vista la gravità della situazione diventa essenziale dalla Ue una proroga del bando di gara, distinto per Tirrenia e Siremar, insieme alla riapertura del confronto tra Sindacati e Ministro dei Trasporti, anche per un chiarimento sui reali motivi dell'epilogo della privatizzazione e per garantire la sempre più incerta situazione delle migliaia di lavoratori coinvolti". È questa la richiesta del segretario nazionale dell'Ugl Mare, Pasquale Mennella, per il quale "al momento, la proroga rimane l'unica soluzione attuabile poichè il termine del 30 settembre difficilmente potrà essere rispettato sia per Tirrenia che per le altre società regionali, fatta eccezione di Toremar". "Inoltre - ha concluso Mennella - non consentiremo nessun altro tipo di dismissione della compagnia marittima, soprattutto la vendita per linee, perchè non conterrebbe adeguate tutele per l'occupazione e per la continuità dei collegamenti essenziali con le Isole minori e maggiori".