Strage di Piazza Fontana: è morto Giovanni Ventura

bonfanti ilaria

Aveva 66 anni ed era malato da tempo. Giovanni Ventura si è spento a Buenos Aires, in Argentina, la città che aveva scelto per la sua latitanza. L'annuncio della sua morte è arrivato, dopo tante smentite. La conferma l'ha data la sorella Mariangela che ha dichiarato: "Lunedì è morto mio fratello, Giovanni Ventura. Neanche ora lo lasciano tranquillo, eppure se ne erano dimenticati tutti. Purtroppo è vero: Giovanni è morto dopo la malattia che lo aveva minato nel fisico, da quattro anni, appena sessantenne, costringendolo in una sedia a rotella". Una vita, quella di Ventura, marchiata dalla strage di Piazza Fontana agli attentati della primavera- estate del lontano 1969, le due bombe a Milano e gli 8 ordigni rudimetali sui treni in movimento, una bomba inesplosa sul Bari- Venezia e un'altra sul treno Trieste- Parigi. Arrestato a Buenos Aires nel 1973, Giovanni Ventura aveva confessato il suo ruolo negli attentati, ma non ha mai ammesso la sua partecipazione alla strage di Piazza Fontana, il 12 dicembre dello stesso anno. Un bilancio tragico, di 17  morti e 105 feriti. Giovanni Ventura era stato condannato in primo grado all’ergastolo, a Catanzaro, il 23 febbraio 1979, a conclusione del primo processo per la strage di piazza Fontana. La stessa sorte giudiziaria era toccata anche all'amico Franco Freda e Guido Giannettini. Il 12 agosto 1979 Ventura venne arrestato a Buenos Aires e Franco Freda in Costa Rica. Il 20 marzo del 1981 la Corte d’assise d’appello di Catanzaro assolverà per insufficienza di prove i neofascisti e la Cassazione, il 10 giugno del 1982, annullerà la sentenza con rinvio del processo a Bari. Il primo agosto 1985 la Corte d’assise d’appello di Bari assolverà tutti gli imputati per insufficienza di prove. E, nell’ultima inchiesta sulla strage di Piazza Fontana, il nome di Giovanni Ventura era così tornato alla ribalta insieme a quello di Freda. Per tutti e due, se non fossero già stati giudicati in via definitiva sarebbe scattato il rinvio a giudizio. E nella sentenza di assoluzione dei neofascisti veneti i giudici hanno messo nero su bianco che Giovanni Ventura e Franco Freda hanno partecipato all’organizzazione della strage, mai i due non potevano più essere processati. Ventura, quattro anni fa, è stato colpito da un’artrite deformante, la malattia che, da oltre due anni, gli impediva di raggiungere, come faceva tutti i giorni fin da quando lo aveva aperto, oltre sedici anni fa, il ristorante "Filo", situato nel centro di Buenos Aires, battezzato così in ricordo dei Filò, termine delle riunioni serali della tradizione veneta.