Almadinejad sfida Obama: "Dibattito pubblico per le questioni mondiali"

bonfanti ilaria

Il Presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, è tornato all'attaco con il Presidente Usa, Barack Obama. Il capo del regime di Teheran ha infatti chiesto un dibattito pubblico- "davanti ai giornalisti"- con l'inquilino della Casa Bianca, a New York, nel mese di settembre, in occasione della prossima assemblea generale dell'Onu. "L'ho proposto l'anno scorso e lo ripropongo ora" ha dichiarato Ahmadinejad, intervenendo a una conferenza di iraniani residenti all'estero, trasmessa in diretta dalla televisione di Stato. "Troviamoci davanti alla stampa e ognuno di noi proponga le sue soluzioni per i problemi del mondo. Lasciamo, poi, che sia l'opinione pubblica a giudicare" ha tuonato il Presidente iraniano, ricordando anche che George W. Bush aveva declinato simili inviti perché "spaventato". Secondo Ahmadinejad "l'Iran ha il diritto" di continuare nel suo programma nucleare e ha riferito di non credere alla possibilità di un attacco militare americano o israeliano contro gl impianti atomici persiani. "Il regime sionista non è nulla, non lo consideriamo nemmeno nei nostri calcoli, figuriamoci se abbiamo paura di un attacco" ha sottolineato il Capo del regime khomeinista, che ha ribadito di essere "favorevole a un dialogo con gli Stati Uniti, ma basato sulla giustizia e sul rispetto. Gli americani devono imparare il modo giusto di parlare, con educazione". E, in merito alla risoluzione approvata dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu, il 9 giugno scorso, che ha introdotto nuove sanzioni contro Teheran, il Presidente iraniano ha affermato che "ogni risoluzione va a discredito delle grandi potenze stesse".