Esplosione su una petroliera giapponese. L'ipotesi: "E' un attacco terroristico "
Una petroliera giapponese è stata danneggiata da un’esplosione vicino allo stretto di Hormuz, nelle acque fra l’Oman e l’Iran. Si teme si sia trattato di un attacco. La società proprietaria, la "Mitsui Osk", avrebbe infatti riferito al Ministero dei Trasporti nipponico che l’episodio, che ha registrato un solo ferito, potrebbe essere stato causato proprio da un gruppo di terroristi esterni. E il Ministero dei trasporti avvalora l'ipotesi dal momento che, "uno dei membri dell’equipaggio ha visto un lampo all’orizzonte, immediatamente prima dell’esplosione". La nave trasportava 270mila tonnellate di greggio, ma non ci sono state perdite segnalate dalla cisterna, e si dirigeva dagli Emirati Arabi Uniti verso il porto di Chiba, in Giappone. Dopo l’incidente, i militari della Marina degli Emirati Arabi Uniti sono saliti a bordo della petroliera giapponese e, per evitare che la nave subisse nuovI attacchi, hanno quindi deciso di scortarla fino al porto più vicino, quello di Al-Fujeira, dove sarà riparata e dove il membro dell’equipaggio, rimasto ferito, riceverà le cure del caso. Secondo quanto riferito dalla tv satellitare "Al-Arabiya", i marinai inviati dalle autorità degli Emirati avrebbero subito circondato la nave, mentre si trovava ancora nelle acque territoriali dell’Oman per proteggerla. La petroliera aveva caricato 270mila tonnellate di greggio dal terminale di Das Island ed era ripartita, nella giornata di ieri, verso il porto di Chiba, nella baia di Tokyo, per consegnare il carico alla compagnia nipponica "Cosmo oil". Secondo la guardia costiera dell'Oman la nave sarebbe stata danneggiata da una "scossa sismica"e non da un attacco terroristico. "La nave è stata colpita da una scossa, non abbiamo informazioni di attentati", ha così comunicato all'agenzia "Reuters" un funzionario della Guarda costiera. L’Oman non ha chiuso lo stretto di Hormuz e continua ad operare come al solito", ha poi spiegato un funzionario del Ministero dei Trasporti. Lo Stretto di Hormuz collega il Golfo Persico con i porti di ricchi Paesi petroliferi, come Kuwait, Bahrain, Qatar e l’Oceano Indiano, ed è un canale altamente strategico per le forniture energetiche globali.