Cambogia: condannato a 35 anni il "compagno Duch", boia del carcere delle torture

bonfanti ilaria

E' stato il responsabile assoluto di ben 12mila omicidi e dovrà ora scontare 35 anni di carcere. E' questo il verdetto pronunciato dal tribunale misto, istituito dall'Onu, in Cambogia, che ha condannato alla reclusione Kaing Gueak Eav, 67 anni, conosciuto come il "compagno Duch", direttore del famigerato carcere "Tuol Sleng", durante il regime dei Khmer rossi, dove morirono dalle 12mila alle 16mila persone, a seconda delle stime. Si tratta delle prima sentenza contro un rappresentante di alto livello del regime degli Khmer. Kaing Gueak Eav dirigeva il penitenziario di Phonom Penh, un ex liceo trasformato in un centro di tortura. Il "compagno Duch", durante il processo, ha ammesso di aver ucciso detenuti, torturandoli prima, ma si è giustificato dichiarando che obbediva soltanto agli ordini e ha aggiunto di essersi pentito e di essersi convertito al cristianesimo. Dopo aver chiesto scusa alle famiglie delle vittime, ha tentato di convincere il Tribunale l'assoluzione e il suo rilascio in libertà. "Duch" è stato condannato per "crimini contro l'umanità e di guerra, omicidio e tortura". Il criminale non ha convinto i cambogiani del suo "rimorso" e le richieste del carcere, formulate dall'accusa, sono state accolte quasi in toto. Molto probabilmente la pena sarà però quasi dimezzata perchè il Tribunale terrà conto degli 11 anni trascorsi dall'imputato dietro le sbarre, al momento della sua cattura e dei 5 anni di "detenzione illegale" da parte dell'esercito cambogiano.