La Camera accelera sulla sicurezza stradale
Se ne parla ogni estate, ossia quando gli italiani accendono il motore per andare in vacanza, per concedersi qualche gita fuoriporta o per fare qualche capatina dai parenti. Questa volta, però, potrebbe essere davvero la volta buona per veder approvato il nuovo codice della strada prima del grande esodo di agosto. Dopo il sì del Senato dello scorso 6 maggio, la commissione trasporti della Camera sta ultimando la discussione sugli emendamenti al ddl sulla sicurezza stradale. Tra qualche giorno, quindi, l’impalcatura della legge potrebbe nuovamente approdare a Palazzo Madama per la quarta lettura, forse quella decisiva, prima del ritorno definitivo sui banchi dei senatori. Novità – Per quanto alcuni degli emendamenti e delle correzioni siano già state presentate nel corso della discussione al Senato, i punti su cui la commissione alla Camera sta dando una violenta accelerazione sono quelli relativi alle norme più stringenti per i neopatentati, alla rateizzazione delle multe per chi un reddito basso e l’utilizzazione dei proventi delle multe. Neo patentati – Vista l’urgenza dell’argomento, entreranno subito in vigore il tasso alcolemico zero per i neopatentati e i conducenti professionali. Inoltre normativa più stringente per chi produce e trucca le minicar, che non possono superare i 45 km/h. Inoltre semaforo verde per l'obbligo di uso delle lenti sulle due ruote e delle cinture sulle minicar. Multe a rate e rinnovi patenti - Chi ha bassi redditi (fino a 10.628,16 euro) avrà la possibilità di rateizzare le multe superiori 200 euro: rispetto al testo approvato in Senato, tale soglia è stata alzata di 50 euro. Visita medica specialistica biennale per gli ultraottantenni che vogliono rinnovare la patente, mentre è stato portato a 68 anni il limite d'età per condurre mezzi che trasportano persone o merci come autotreni o autoarticolati con massa inferiore a 20 tonnellate, a condizione di sottoporsi a una visita specialistica annuale. Proventi multe – Un punto molto caro alla Lega, infine, la ridistribuzione dei proventi delle sanzioni dei multavelox. Questi (attualmente ridistribuiti al 50% tra il comune e l'ente proprietario) dovranno essere impiegati nella regione in cui è avvenuto l'accertamento. “É un ulteriore passo in avanti nella direzione del federalismo stradale”, ha detto il leghista Alessandro Montagnoli.