Bondi contro Bocchino: "Ha un ruolo nefasto"

Fabio Corti

Non si placano gli scontri in seno al Popolo della libertà: la spaccatura tra finiani e berlusconiani appare sempre più evidente. Sandro Bondi è tornato ad attaccare Italo Bocchino, il quale aveva chiesto ieri le dimissioni di Denis Verdini coinvolto nell'inchiesta sull'eolico. "Leggendo l'ennesima esternazione dell'onorevole Bcchino, mi confermo nella convinzione che il suo ruolo nel dibattito interno al nostro movimento politico sia nefasto", ha detto il coordinatore del PdL in una nota inviata ai mezzi d'informazione.   "L'onorevole Bocchino, infatti, punta continuamente sulla logica della provocazione piuttosto che su quella del confronto alto e costruttivo, che invece sarebbe necessaria per affrontare i problemi e superare le incomprensioni", ha insistito. Pronta la replica di Bocchino: "Sono sorpreso dalle parole di Bondi. Come si fa a considerare nefasto l'atteggiamento di chi chiede trasparenza e pulizia morale e difendere autori di episodi imbarazzanti per il Pdl?". Bocchino, da parte sua, nelle scorse ore era stato molto esplicito: "Berlusconi deve risolvere il caso Verdini come ha risolto il caso Brancher" aveva affermato il finiano. "Da amico mi auguro che Verdini sappia dimostrare la sua innocenza" ma "dal punto di vista politico c'è un enorme problema di opportunità che il premier non può far finta di non vedere". Bocchino aveva invocato dimissioni anche per Ernesto Sica e Nicola Cosentino: "La cosa davvero preoccupante è il risvolto di malcostume nel partito".