Si raduna l'Inter, l'obiettivo è sempre lo stesso: vincere
Il raduno dell’Inter di Benitez. Si riparte da dove si era finito, anche quest’anno l’obiettivo è vincere tutto il possibile, partendo dalle coppe che mancano in bacheca nel 2010: supercoppa italiana, supercoppa europea e intercontinentale per fare l’en-plein. "Siamo qui per fare ciò che tutto il mondo vuole, vincere, e lo faremo con una società vincente come lo è l'Inter e con una mentalità così forte. Il discorso quest'anno è diverso, ma avremo sempre la stessa idea, quella di vincere dal primo giorno. Porteremo avanti un nuovo progetto, il progetto di un nuovo allenatore, di una società che vuole ripetersi e fare le cose bene". Firmato Rafa Benitez, nuovo allenatore, meno esuberante del suo predecessore Mourinho. I riflettori sono puntati sul neoallenatore, ma è pur sempre estate, tempo di calciomercato. I tifosi vogliono sapere chi farà battere loro il cuore quest’anno. Per il momento ci sono il fenomeno (almeno così si dice e si spera) Coutinho e il turbo Biabiany, riscattato dal Parma. Poi al posto di Toldo è arrivato Castellazzi, ma i movimenti sono soltanto minori. "Qui io sono un allenatore – dice Benitez – la squadra ha un direttore sportivo e un presidente che hanno delle responsabilità in merito a questo argomento, la mia è quella di lavorare sul campo. È lì che si concentrerà il mio lavoro ed è su questo che io farò attenzione. Coloro che adesso sono qui, sono giocatori dell'Inter e innanzitutto voglio conoscerli e parlarci. Inoltre, saranno di più rispetto allo scorso anno: alcuni sono rientrati dai prestiti e ci saranno anche i ragazzi del settore giovanile, quello nerazzurro è tra i migliori". Tradotto: la porta non è chiusa per nessuno, nemmeno Balotelli, poi spazio a Khrin, Santon e chi ha meno anni di attività nelle gambe. Però il presidente Moratti ha lasciato intendere che qualcosa potrebbe accadere. A lui piacciono Ozil e Robben, e se il primo sarebbe la controfigura di Sneijder, il secondo andrebbe a pennello per il modulo del Rafa. Altri nomi circolano insistentemente, tra i quali quello di Cavani per l’attacco e Mascherano per creare una diga argentina a metà campo con Cambiasso. L’Inter attende di vendere prima di lanciarsi nel mercato, anche se il suo presidente, spinto dalla passione, potrebbe riservare sorprese. Rosa – Sembrerebbe da sfoltire la squadra. Rincasa anche Burdisso (vuoi vedere che non ritorna utile) ed è difficile piazzare tanti giocatori, come Mancini per intenderci mentre Quaresima ha preso la via turca. Occorrono degli accorgimenti, serve una razionalizzazione che porti a quello che era sempre stato il desiderio di Mourinho: una rosa composta da 25 giocatori, tutti validi, polivalenti, in modo da avere sempre due scelte per ogni ruolo.