Il trionfo di Andy Schleck. La resa di Armstrong
Dieci anni fa, proprio a Morzine, le Alpi mettevano fine alla grande storia di Marco Pantani al Tour de France. Oggi, 11 luglio 2010, quelle stesse strade potrebbero aver chiuso l’era di Lance Armstrong. Il texano, infatti, è crollato nella prima tappa di montagna del Tour dicendo addio alle speranze di chiudere sul podio l’ultima Grande Boucle della sua gloriosa carriera. Un tracollo iniziato già a 35 km dal traguardo, sul Col de la Ramaz, e che si è concluso con un gap dai primi di quasi 12’: ormai fuori dalla classifica, con i problemi al soprassella e con una nuova caduta rimediata in corsa, Lance non vuole comunque ritirarsi dal Tour. "La mia corsa è finita - ha detto il texano una volta tagliato il traguardo -, però voglio arrivare a Parigi sia per aiutare la squadra, sia perché sarà l'ultima occasione per me di sfilare ai Campi Elisi". Detto del tramonto dell’era Armstrong, è il caso di aprire una finestra sul nuovo che avanza: sul traguardo di Morzine Avoriaz, infatti, a vincere è stato Andy Schleck (Saxo Bank), capace con uno scatto all’ultimo chilometro di far chinare la testa persino a sua maestà Alberto Contador, giunto al traguardo con 10” di ritardo. Un distacco minimo che non permette al lussemburghese né di conquistare la maglia gialla (ora sulle spalle di Cadel Evans), né tanto meno di affossare Contador. Tuttavia le Alpi hanno dato indicazioni utili in vista dei Pirenei, dove ci si attendono scintille. La corsa – L’arrivo di Morzine Avoriaz era disegnato su misura per gli uomini di classifica: il gruppo, infatti, non lascia spazio agli attaccanti della prima ora: Minard e Moinard (Cofidis), Vaugrenard (Française des Jeux), Riblon (Ag2r), Aerts (Omega Pharma), Erviti (Caisse d'Epargne) e Moorenhout (Rabobank), nonostante il massimo vantaggio di circa 7’ a 70 km dal traguardo, vengono tutti ripresi lungo le ultime ascese. La gara dei big (e il calvario di Armstrong) inizia all’imbocco del Col de la Ramaz. Prima Armstrong cade in una rotatoria: abrasioni sul braccio e sulla schiena per l’americano che, scortato dai compagni di squadra, rientra in gruppo dopo 4 km di inseguimento. Tuttavia per il capitano di Radioshack è solo l’inizio della fine. Ai -5 dalla vetta, infatti, il texano perde le ruote di un gruppo forte ancora di 25 unità. L’Astana di Contador se ne accorge e accelera. Al GPM il ritardo di Lance sarà superiore al minuto. Ma è sul GPM di 3° Categoria di Les Gets che precede la salita conclusiva ad Avoriaz che Armstrong alza bandiera bianca, rinunciando all’inseguimento: per lui al traguardo i minuti di ritardo saranno ben 11’ e 46”! Ultima salita – Eliminato Armstrong, davanti l’Astana continua a scandire il passo regolare per Contador: prima Vinokourov, poi Tiralongo, infine Navarro. Così anche Amael Moinard (ultimo fuggitivo ad arrendersi) è ripreso. Il ritmo dell’Astana fa altre vittime illustri, su tutti Kloden e Wiggins e così davanti rimangono in 12. L’atteso attacco di Contador, però, non arriva; anzi, ai -2 ad accendere la miccia è Roman Kreuziger (Liquigas). Il primo a rispondere è proprio il capitano dell’Astana, seguito come un’ombra da Schleck. Ci provano poi Gesink e Van den Broeck, ma è la rasoiata di Andy Schleck a fare male: l’unico a rispondere è Samuel Sanchez, mentre Contador decide di salire regolare per limitare i danni. Sul traguardo il campione lussemburghese regola di mezza bicicletta Samuel Sanchez, mentre Gesink chiude il podio arrivando a 10” in compagnia della nuova maglia gialla Cadel Evans, di Contador, di Kreuziger, di Menchov, di Leiphaimer (nuovo capitano di Radioshack), di Basso, di Van Den Broeck e di Sastre. Poco più attardato Rogers (Htc Columbia) a 20”; poi Hesjedal e Kloeden a 1’ e 15” e Wiggins a 1’ e 45”. Da segnalare un’altra bella prova di Eros Capecchi che, scortato da Valls, ha chiuso a 2’ e 20” da Schleck: non male per un ragazzo classe ’86 già decimo sul traguardo di Station des Rousses. Ordine d’arrivo 1. Andy Schleck (Saxo Bank); 2. Samuel Sanchez (Euskaltel) st; 3. Robert Gesink (Rabobank) a 10”; 4. Roman Kreuziger (Liquigas) st; 5. Alberto Contador (Astana) st; 6. Cadel Evans (BMC) st; 7. Jurgen Van Den Broeck (Omega Pharma) st; 8. Levi Leipheimer (Radioshack) st; 9. Ivan Basso (Liquigas) st; 10. Denis Menchov (Rabobank) st; 11. Carlos Sastre (Cervelo) st. CLASSIFICA GENERALE 1. Cadel Evans (BMC); 2. Andy Schleck (Saxo Bank) a 20”; 3. Alberto Contador (Astana) a 1’ e 1”; 4. Jurgen Van Den Broeck (Omega Pharma) a 1’ e 3”; 5. Denis Menchov (Rabobank) a 1’ e 10”; 6. Ryder Hesjedal (Garmin) a 1’ e 11”; 7. Roman Kreuziger (Liquigas) a 1’ e 45”; 8. Levi Leipheimer (Radioshack) a 2’ e 14”; 9. Samuel Sanchez (Euskaltel) a 2’ e 15”; 10. Micheal Rogers (HTC) a 2’ e 31”; 11. Robert Gesink (Rabobank) a 2’ e 37”; 12. Carlos Sastre (Cervelo) a 2’ e 40” 13. Ivan Basso (Liquigas) a 2’ e 41”.