La Spagna schiaccia la Germania 1-0 e vola in finale

Michela Ravalico

Finisce 1-0 per la Spagna la seconda semifinale di questi Mondiali sudafricani. Alla fine, tra tanti attaccanti dai nomi altisonanti, la seconda semifinale del mondiale sudafricano l'ha decisa una capocciata del difensore Carles Puyol, tutto cuore e polmoni, a una ventina di minuti dalla fine. E così se la Spagna ha raggiunto la sua prima finale della storia, appena due anni dopo la conquista del titolo europeo, deve ringraziare non Villa, fermo a 5 reti nella classifica cannonieri, non Fernando Torres, impiegato dal ct Del Bosque solo nei mintui finale, né la stellina del Barcellona Pedro. Bensì dovrà fare una statua al difensore catalano, capitano del Barça, abile a sfruttare con un gran colpo di testa un calcio d'angolo battuto dalla destra di Neuer. Il gol di Puyol ha rotto l'equilibrio di un match giogato sul filo dei nervi e della paura. La Germania di Loew, pur giocando una discreta partita, ha patito l'assenza di Muller, straordinario realizzatore contro Inghilterra e Argentina, ma purtroppo per i tedeschi, costretto a saltare l'incontro per squalifica. I bianchi hanno rischiato più volte di capitolare - dopo pochi minuti dal fischio fischio d'inizio, per esempio, proprio su un altro colpo di testa di Puyol - ma avevano resistito alle manovre avvolgenti e un tantino lezioso delle furie rosse. Alla squadra di Del Bosque, alla fine, è bastato il solito golletto - uno e maledetto, come contro il Paraguay nei quarti -  per raggiungere l'Olanda nell'inedita finale che si giocherà domenica. Comunque vada chi solleverà la Coppa lo farà per la prima volta: la Spagna non ci era mai arrivata, gli orange hanno perso due volte su due all'ultimo atto. Il primo campione di questa Coppa sudafricana, comunque, è il polpo Paul. Come previsto dal mollusco più famoso del mondo marino, la Germania è stata sconfitta dalla Spagna e ancora una volta i tedeschi si sono fermati in semifinale.