Manovra, salvataggio bipartisan per la Rai
"Governo e maggioranza hanno ritirato l'emendamento sulla Rai che prevedeva il taglio del 20% della spesa per il personale Rai non dipendente e la compressione del lavoro dipendente per almeno 1200 persone". Ad annunciarlo è stato il senatore Pd Vincenzo Vita, vicepresidente commissione Cultura e membro della commissione vigilanza Rai. "Certamente tale scelta è il risultato delle proteste numerose arrivate contro un vero e proprio schiaffo al servizio pubblico. La Rai ha bisogno di essere riformata - spiega Vita - e non certo falcidiata. Ora ci attendiamo qualche apertura sugli enti culturali italiani, sull'Eti, sul fondo per l'editoria e sull'emittenza locale". L'emendamento, presentato questa mattina in commissione Bilancio al Senato dal relatore Antonio Azzollini (Pdl) ricalcava la proposta lanciata dal ministro leghista Roberto Calderoli, che ha ottenuto il via libera del Consiglio dei ministri. Manovra e Regioni - Intanto continua il braccio di ferro tra Governo ed enti locali. Le Regioni non si rassegnano ai tagli e il premier ribadisce che i saldi sono intangibili. In una nota congiunta, Berlusconi e il ministro dell’Economia Tremonti annunciano che "il previsto incontro con i presidenti delle Regioni viene fissato per venerdì 9 luglio alle ore 11 a Palazzo Chigi. La manovra sarà oggetto di necessaria e responsabile richiesta di fiducia da parte del Governo, tanto al Senato quanto alla Camera, trattandosi di un provvedimento fondamentale per la stabilità finanziaria del nostro Paese. I saldi della manovra erano, sono e saranno intangibili. Non si tratta infatti di numeri casuali od arbitrari, ma di numeri che riflettono ciò che, tanto dalla Commissione Europea quanto dai mercati finanziari, è considerato assolutamente necessario per ridurre la dinamica incrementale del nostro debito pubblico". Soddisfatto Errani - "La convocazione dell'incontro con il Presidente del Consiglio è il primo passo utile per avviare un confronto nel merito. Naturalmente l'incontro che è stato richiesto da Regioni, Province e Comuni, dovrà prevedere la presenza di tutti i protagonisti", ha dichiarato il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani. "Sul merito del comunicato diffuso dal Governo - aggiunge - avremo modo di illustrare le nostre buone ragioni e le nostre preoccupazioni per servizi fondamentali per le persone, le famiglie e le imprese". Tagli alle assicurazioni - Se la Rai è salva, arriva invece in manovra una stangata sulle assicurazioni. Un emendamento di Azzollini prevede infatti l’aumento della tassazione Ires delle imprese assicurative stabilendo che "la variazione delle riserve tecniche obbligatorie relative al ramo vita concorre a formare il reddito dell’esercizio in misura pari al 90%". Non solo, le imprese saranno chiamate alla cassa già con l’acconto di novembre. In deroga allo statuto del contribuente entro il 30 novembre prossimo dovranno infatti versare il 50%. La norma determina un aumento del gettito stimato in circa 234 milioni di euro su base annua. Il primo appuntamento alla cassa frutterà allo Stato 88 milioni. La misura serve a finanziare il nuovo emendamento sul comparto sicurezza e alcune richieste fiscali delle imprese. Il voto finale dell’aula del Senato sulla manovra slitta di 24 ore. Le votazioni sono previste per giovedì 15 luglio. Lo ha stabilito questa sera la Conferenza dei capigruppo. I lavori dell’aula cominceranno martedì 13 alle 11. Fino ad allora la manovra potrà essere approfondita dalla Commissione Bilancio del Senato.