Polonia, vittoria del Presidente Komorowsky che annuncia "Serve unità"

bonfanti ilaria

Sarà Bronislaw Komorowski il nuovo Presidente della Polonia. Al ballottaggio di ieri, il candidato del partito Piattaforma civica ha sconfitto lo sfidante Jaroslaw Kaczynski, il candidato di Diritto e Giustizia, gemello del defunto Presidente Lech, morto il 10 aprile nell'incidente aereo di Smolensk. Secondo gli ultimi exit poll, resi noti dalla Commissione nazionale elettorale, Komorowski ha ottenuto il 52,63% delle preferenze e Kaczynski il 47,37%. L’affluenza alle urne è stata del 56,2%. Sconforto ed esultanza si sono alternati negli schieramenti dei due sfidanti. Dopo i primi risultati parziali sembrava chiaro che il vincitore fosse Komorowski, tant'è che lo stesso Kaczynski è stato fra i primi a congratularsi con il neo Presidente polacco. Komorowski è il candidato, liberal conservatore,  del partito di governo del Premier Donald Tusk. La sua vittoria secondo i polacchi, che si sono mostrati visibilmente soddisfatti, "significa democrazia" e maggiore governabilità per il Paese, dal momento che presidenza ed esecutivo saranno espressione della stessa forza politica. Con Lech Kaczynski, conservatore tradizionalista, del partito di opposizione Pis, invece, i due poli del potere erano spesso paralizzati a causa dei veti che il Presidente poneva ai disegni di legge del governo non graditi. E per il vincente Komorowsky " ora - ha sottolineato- è importante non fomentare le divisioni ma costruire un senso di unità". Prima della morte di Lech Kaczynski,  Komorowski,  che lo avrebbe sfidato alle presidenziali regolari previste per ottobre, era dato per favorito e probabile vincitore già al primo turno con oltre il 50%. Il tragico incidente aereo, costato la vita al capo dello Stato, e la conseguente scesa in campo di Jaroslaw, al posto del fratello morto, hanno poi ribaltato gli equilibri, consentendo a Kaczynski una prima rimonta inaspettata.  Il primo turno del 20 giugno si era infatti chiuso con Komorowski al 41,5% contro il 36,6% di Kaczynski. Komorowski, europeista, era il favorito degli intellettuali, dell'elettorato urbano e, probabilmente, anche di molti leader Ue. La sua visione è per una Polonia ancorata nell'Europa che mantiene buoni rapporti sia con la Germania che con la Russia, i due grandi "Paesi minaccia" vicini. Kaczynski, che ultimamente si era sforzato di apparire più pacato e conciliante,  è per una Polonia forte,  ma attenta ai deboli, determinata nella difesa degli interessi nazionali, sensibile alle istanze della Chiesa, «diffidente» verso Mosca e Berlino. Komorowsky è nato nel 1952 ed è stato candidato tra liberali di Piattaforma civica, in seguito alla rinuncia del leader del partito, Donald Tusk, che ha preferito ricoprire la carica di Primo Ministro. Dal 2007 Komorowski è capo del "Sejm", la camera bassa del Parlamento polacco e, dal 10 aprile 2010, era divenuto anche Presidente a interim, a seguito della morte di quest'ultimo. Di famiglia nobile, ben nota agli storici polacchi, non lo ha mai fatto pesare. È entrato in parlamento nel 1991, con le prime elezioni democratiche, e da allora è sempre stato eletto con partiti di centrodestra, cominciando dall'Unione Democratica e, approdando in un secondo momento, a Piattaforma Civica, nel 2001.