Deficit-Pil in miglioramento: 8,7%. Ma è record di giovani disoccupati (29,2%)

bonfanti ilaria

M igliora il rapporto deficit-Pil nel primo trimestre del 2010, anche se si mantiene sempre su valori elevati. Secondo i dati comunicati dall'Istat, da gennaio a marzo, l'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche, in rapporto Pil, si è attestato all'8,7%, in calo di 0,5 punti percentuali rispetto al 9,2% degli stessi mesi dell'anno precedente. Nel 2009 il disavanzo pubblico è stato pari al 5,2%. Il saldo primario, indebitamento al netto degli interessi passivi, è stato negativo e pari a 16.886miliardi, contro un valore di 17,902miliardi, nel primo trimestre dello scorso anno. C’è stata quindi una riduzione di 0,3 punti percentuali del rapporto rispetto al Pil, passato a -4,6% da -4,9%.  Il saldo corrente (risparmio) - ha aggiunto l’Istituto di statistica - è stato negativo e pari a 22.852 miliardi, mentre nel primo trimestre dello scorso anno  il valore era -21.423miliardi, con un’incidenza negativa sul Pil pari al 6,2% , contro il -5,9% , a gennaio-marzo del 2009. Il tasso di disoccupazione, registrato nel mese di maggio, si conferma stabile, per il terzo mese consecutivo,  all'8, 7%, anche se si mantiene sui valori più elevati dall’inizio del 2004. L’Istat ha anche comunicato che, a differenza del mese di maggio dello scorso anno, il tasso è aumentato di 1,2 punti percentuali. Il numero di persone in cerca di occupazione è diminuito dello 0,1% rispetto ad aprile, ma è in netta crescita del 15,5%, se confrontato a maggio 2009. Si tratta di 2.173milioni di persone. Sorriso Sacconi - "Il dato dell’Istat sulla disoccupazione a maggio è molto incoraggiante - afferma il titolare del ministero del lavoro, Maurizio Sacconi, al termine dell’assemblea di Coldiretti -. Il dato ci dice che la disoccupazione si è bloccata all’8,7% per il terzo mese consecutivo a fronte di un 10% della media europea. E’ positivo che non c'è stata una crescita. Oltre a questo c'è da registrare un tasso di occupazione stabile". Grana giovani - Non sono tutte rose e fiori, però, nel mercato del lavoro. A farne le spese, ancora una volta, i giovani italiani: a maggio, infatti, il tasso di disoccupazione giovanile era pari al 29,2%, con un aumento di 0,2 punti percentuali rispetto ad aprile, e di 4,7 punti su base annua. Dati che ritoccano verso l'alto il record negativo registato nel 2004. Ed è a tal proposito che il ministro Sacconi invoca l'aiuto degli enti territoriali. "Purtroppo questo dato non è una novità. Bisogna che le regioni investano in formazione e apprendistato giovanile. Bisogna lavorare con gli enti locali e le parti sociali per rilanciare l'apprendistato attraverso un’intesa quadro".