La Bce taglia, tassi al 3,25%
La Banca Centrale Europea ha tagliato i tassi d'interesse di mezzopunto percentuale, portandoli al 3,25%, al minimo dall'ottobre 2006. Lo ha deciso oggi il Consiglio direttivo dell'istituto centrale a Francoforte. La decisione era ampiamente attesa dal mercato. Il tasso sui depositi scende quindi al 2,75% e quello marginale al 3,75%. I tassi di riferimento dell'Eurozona passanopertanto dal 3,75 al 3,25 per cento. La decisione era ampiamente attesadai mercati, ed è stata preceduta dai tagli della Bancad'Inghilterra (1,50 per cento), della Banca Centrale Svizzera (0,50 percento) e della Banca Centrale della Repubblica Ceca (0,75 per cento). Ma la reazione delle Borse europee non è stata certo quella sperata. Il rosso si è infatti ampliato. A Milano l'S&P/Mib cede l'1,96% (a 22.312 punti), mentre il Mibtel lascia il 2,02% (a 17.182). Parigi cede il 2,90% e Amsterdam è in flessione del 2,66%. Zurigo perde l'1,78%. I listini del Vecchio Continente avevano progressivamente ridotto i cali prima dell'annuncio sui tassi e sono peggiorate di circa un punto percentuale. Parole non certo di grande conforto sono giunte dal presidente della Banca centrale europea Jean-Claude Trichet, il quale ha parlato di "incertezze legate alla crisi creditizia straordinariamente alte e di sfide eccezionali". E non esclude "un nuovo taglio dei tassi". Impietosa anche l'analisi fatta dal Fomdo monetario internazionale (Fmi), secondo la quale l'Italia sta andando via via verso la recessione. Iil Pil, secondo la Fmi, è destinato infatti a calare già quest'anno dello 0,2%, per poipassare nel 2009 allo 0,6%. La mediadell'Eurozona dovrebbe attestarsi a +1,4% (-0,1%) quest'anno e a -0,3%(-0,7%) il prossimo. A questo punto non è nemmeno pensabile che la ripresa inizi prima della fine del 2009,l'inversione di tendenza del ciclo è paragonabile "in magnitudo" aquelle segnate nel 1975 e nel 1982. La crisi finanziaria, avverte lostudio, "rimane virulenta", i mercati "sono entrati in un circolovizioso". E le misure adottate dai governi "hanno bisogno di tempo peresplicare tutti i loro benefici".