Voto Usa, lunghe file ai seggi

Albina Perri

Per il momento sta andando tutto secondo le previsioni. Lunghe file ai seggi e gli immancabili problemi tecnici ai seggi, ormai una costante delle Presidenziali americane. A Norfolk, in Virginia, uno degli stati da tenere maggiormente sott’occhio, gli elettori si sono messi in fila dall’alba, a seggi ancora chiusi e sotto la pioggia. Alcune macchine si sono poi rotte, bloccando le operazioni e obbligando i presenti a votare attraverso le schede cartacee. Nel frattempo sono arrivati anche i primi risultati ufficiali. Il primo in assoluto è arrivato, come da tradizione, dal paesino del New Hampshire Dixville Nortch dove i 21 elettori hanno votato contemporaneamente a mezzanotte: Obama ha ottenuto 15 voti, McCain 6 voti. Il candidato democratico si è aggiudicato la vittoria anche a Hart's Location, l'altro paesino del New Hampshire che per tradizione vota subito dopo la mezzanotte: ha avuto 17 voti contro i 10 di McCain. Risultati comunque scontati, dal momento che il New Hampshire è uno degli stati tradizionalmente portati a votare per i democratici. I due candidati hanno trascorso le ultime ore della campagna attraversando il Paese. Per Obama è arrivata anche brutta notizia che la nonna Madelyn Dunham è morta per un tumore alle ossa proprio poche ore prima del voto. A morire è stato anche il capo della campagna democratica in Nevada. Da parte sua, John McCain continua a credere nel recupero dato per impossibile da molti, invitando i suoi elettori a fare il proprio dovere. La previsione di Karl Rove - Secondo l'ultima mappa del voto pubblicata sul sito di Karl Rove, stratega delle vittorie di Bush, Obama dovrebbe far man bassa di stati “rossi”, quelli associati al  Gop, il partito repubblicano. Rove prevede che McCain arginerà l'avanzata democratica in North Carolina, Indiana, Missouri e in Arizona. Obama dovrebbe invece aggiudicarsi con 10 punti di vantaggio la Pennsylvania, dove McCain ha speso energie e fondi negli ultimi giorni di campagna elettorale. Rove ipotizza vittorie di Obama di oltre cinque punti in stati tradizionalmente repubblicani tra cui Ohio (5 %); Virginia (7 %); Colorado (6 %) e Nevada (7 %). Le vittorie di McCain nelle altre roccaforti repubblicane in bilico sarebbero invece di stretta misura: +2% in Florida e + 1% scarso in Missouri e North Carolina.