Mediatrade,il Gup invia gli atti alla Consulta

bonfanti ilaria

È iniziata oggi a Milano, alle ore 9.30, l'udienza preliminare sull'ultimo dei capitoli di indagine della vicenda Mediatrade, per presunte irregolarità sulla compravendita dei diritti tv per creare fondi neri. Tra i 12 imputati figurano anche Silvio Berlusconi, Piersilvio Berlusconi e Fedele Confalonieri.  I legali del premier, Niccolò Ghedini e Piero Longo, avevano già depositato nei giorni scorsi nella cancelleria del giudice Marina Zelante una istanza in cui chiedevano il rinvio del procedimento perché il Premier è attualmente impegnato in Canada per il G8. Berlusconi, che potrà rientrare in Italia solo il 4 luglio,  si è però reso disponibile a presenziare in udienza anche se non prima del 27 luglio. Il Gup invia gli atti alla Corte- Il Gup di Milano ha accolto l’istanza di legittimo impedimento, ma ha deciso di mandare gli atti alla Corte Costituzionale affinchè venga fatta una scelta sulla validità del Lodo Alfano che consente il rinvio dei processi per il Presidente del Consiglio e per i ministri. Nel decidere di mandare gli atti del processo Mediatrade alla Consulta, il Gup ha sottolineato la necessità, a suo avviso, di adoperare una legge costituzionale per stabilire nuove prerogative per i membri del Governo. La legge sul legittimo impedimento prevede, infatti, la possibilità per il presidente del Consiglio di chiedere la sospensione del procedimento in cui è coinvolto per 3 volte, al massimo 6 mesi per volta. Il giudice ha inoltre illustrato, in un'altra ordinanza, di avere deciso la sospensione per tutti gli imputati,  non solo per Silvio Berlusconi, poiché "in questo caso ci sono vincoli probatori tali da rendere più utile la riunione delle posizione degli imputati per esigenze di economia processuale". Processo sospeso per tutti gli imputati- Successivamente il Gup ha sospeso il processo per tutti i dodici imputati, tra cui Piersilvio Berlusconi e Fedele Confalonieri, poiché "in questo caso ci sono vincoli probatori tali da rendere più utile la riunione delle posizione degli imputati per esigenze di economia processuale". Il giudice ha deciso di non stralciare la posizione del Presidente del Consiglio dalla altre dopo aver eccepito l'illegittimità costituzionale della legge. Il commento dei legali di Berlusconi- La decisione del Gup è stata commentata nell'immediato da uno dei legali di Silvio Berlusconi, l'avvocato Niccolò Ghedini. Secondo il legale la decisione di inviare alla Corte Costituzionale gli atti dell'udienza preliminare Mediatrade è "al di fuori di quanto annunciato dalla Corte Costituzionale sulla leale collaborazione tra le parti". Ghedini, oltre a non condividere l'ordinanza, ritiene che il Gup si sia "dimenticato di valutare l'impedimento di oggi del Presidente che era pacificamente legittimo". Ha inoltre ribadito, prima di concludere, "la disponibilità del Premier di partecipare all'udienza in una data ravvicinata, quella del 27 luglio".