Pubblica il fuori onda di Sarkozy. Il giornalista rischia cinque anni di carcere
Preso di mira dai media il Presidente della Francia, Nicolas Sarkozy. Se in Italia tra i giornalisti imperversa la polemica sulla famosa "legge bavaglio", anche in Francia è bufera. La tendenza del Presidente di “voler mettere la museruola al buon giornalismo”colpisce ancora. Il giornalista francese Augustin Scalbert del sito indpendente Rue89.fr è stato messo sotto inchiesta per ricettazione. Scalbert aveva infatti pubblicato un paio di anni fa sulla pagina web un imbarazzante fuori onda del Presidente. Nel fimato, datato 30 giugno 2008, Sarkozy era ospite di un noto talk show trasmesso sul’emittente pubblica “France 3”. La telecamera è puntata su Monsieur Sarkozy che va totalmente in escandescenza per un mancato saluto dei microfinisti ed impiegati dell’emittente, con i quali stava scherzando poco prima dell’inizio della trasmissione. Sarkozy ritiene il saluto “una questione di educazione ed un lecito diritto quando si è stati invitati da un’emittente tv”. Piuttosto indignato, Monsieur Le President sottolinea provocatorio come non gli sembri di essere in televisione, bensì “tra i manifestanti”. E grida vendetta. Ma ancora più eclatante è la scena successiva nella quale, un ironico-ma piuttosto tagliente- Sarkozy rimarca l’assenza prolungata dagli schermi di Gilles Leclerc, un altro giornalista, chiedendogll beffardo se è “rimasto sigillato nell’armadio”. Il video ha fatto il giro del mondo ed è stato visionato da milioni e milioni di persone. Oggi, a distanza di ben due anni, il caso che non suscitò più di tanto scalpore allora, salvo regolari e previste polemiche, si riapre con conseguenze non irrilevanti per il giornalista Scalbert. Rischia infatti una condanna di cinque anni ed una multa salata, da 375000 euro, per lo scherzetto fatto a Monsieur Le President. Qualche giorno fa il pubblico ministero lo aveva convocato per avere delle delucidazioni in merito e per sapere chi gli avesse consegnato le immagini incriminate. Ma ache in quell’ocacsione cala il silenzio. Il giornalista di Rue89.fr commenta così alle domande pressanti dei colleghi il suo operato:” Mi sono rifiutato di rispondere al giudice. Ho fatto solo il mio mestiere e mi trovo piuttosto sorpreso di essere stato accusato di tali reati”. Assolutamente sorpresi i giornalisti francesi che ritenevano il caso un argomento da archiviare dopo ben due lunghi anni. Tutti sono però della stessa opinione in merito al potere di Sarkozy; sostengono infatti che “questa è la prova scottante che il Presidente interviene direttamente sul funzionamento di France 3 e del suo accanimento contro i media”. Il giornalista Scalbert può dunque contare sull’appoggio dei colleghi e del portavoce del Sindacato nazionale dei giornalisti francesi.