L'Arabia Saudita concede un corridoio a Israele per attaccare l'Iran
Secondo l’edizione odierna del Times di Londra, l’Arabia Saudita ha effettuato test per ritirare le sue difese aeree, per consentire possibili raid dei caccia israeliani contro i siti nucleari iraniani. Riad avrebbe dunque aperto un corridoio aereo a Israele. "I sauditi hanno dato il permesso di sorvolo agli israeliani", ha dichiarato una fonte della difesa statunitense al quotidiano britannico: "hanno già effettuato test per accertarsi che i loro stessi caccia non si attivino e nessuno sia abbattuto. Tutto questo è stato concordato con il Dipartimento di stato" americano. L’informazione troverebbe conferma anche negli ambienti militari della monarchia del Golfo, In caso di attacco contro la Repubblica Islamica, è probabile che Israele colpisca i centri strategici cruciali per lo sviluppo del programma nucleare iraniano, ovvero gli impianti d’arricchimento dell’uranio a Qom e Natanz e il reattore ad acqua pesante di Arak. Altri target identificati da Tel Aviv sono il reattore ad acqua leggera di Bushehr, una volta ultimato capace di produrre plutonio per uso militare. Gli obiettivi sono a 2.250 chilometri da Israele, al limite estremo del raggio d’azione del loro bombardieri, anche con rifornimento aereo. Un corridoio aereo ridurrebbe la distanza. Nonostante esistano attriti fra Arabia Saudita e Israele – scrive il Times - i due governi condividono l’odio per il regime di Teheran e un identico timore per le ambizioni nucleari dell’Iran. Intanto a Teheran, giusto un anno fa Ahmadinejad rivinceva le elezioni. L’Onda verde composta da giovani scende in piazza nell’anniversario per proseguire la protesta contro il presidente sebbene i leader riformisti Mehdi Karroubi e Mir-Hossein Mousavi abbiano invitato i propri sostenitori a non partecipare alla mobilitazione per evitare spargimenti di sangue.