Inizia il Mundial: Sudafrica-Messico 1-1
Il primo Mondiale "afro" della storia prende il via con una coloratissima ed imponente cerimonia nel megastadio di Johannesburg, su cui però aleggiava un velo di tristezza per la morte a poche ore dal fischio d'inizio del match inaugurale di una giovane nipote, appena tredicenne, di Nelson Mandela. La squadra sudafricana, o "Bafana Bafana" come affettuosamente i connazionali chiamano i giocatori, ha incontrato il Messico, che settimana scorsa sconfisse 2-1 l'Italia in un test pre-mondiale. Nel primo tempo i padroni di casa hanno sofferto le inizative della squadra centramericana, più rodata e munita di qualche giocatore importante, su tutti lo stopper del Barcellona Marquez, il mediano Torrado e la stellina della Premier League Giovani Dos Santos. Dopo aver sprecato più d'una azione da rete - ed essersi visti annullare un gol di Vela per fuorigioco - i messicani hanno pagato la più classica delle punizioni pallonare: gol sbagliato, gol subìto. Al decimo del secondo tempo, a sorpresa, il Sudafrica è passato in vantaggio con Tshabalala, abilissimo a controllare un lancio in profondità e trafiggere il portiere con una bordata di sinistro. Gasati e sostenuti dal - rumorosissimo - pubblico amico, i Bafana Bafana sembravano sul punto di stupire tutti e portare a casa i tre punti. Mosso dalla disperazione, il ct del Messico Aguirre ha gettato nella mischia il veterano fantasista Blanco, trentasettenne appesantito che da anni gioca nel campionato statunitense, alla ricerca della giocata risolutrice. Che è arrivata dai piedi di Marquez, lestissimo a sfruttare una clamorosa svista della difesa avversaria. Ultimo brivido al novantesimo, col centravanti sudafricano Mphela che s'invola in contropiede e a tu per tu con l'estremo difensore calcia e sul palo. Un punto a testa e tutti contenti. Il Mundial afro è iniziato. (Guarda la fotogallery)