Timbra il cartellino al collega

Silvia Tironi

I fannulloni vanno puniti. E severamente. E così ecco che per la Cassazione è legittimo licenziare un dipendente che si fa timbrare il cartellino marcatempo da un collega. Tale comportamento, infatti, lede il "vicolo fiduciario" tra il datore di lavoroe i dipendenti.Con la sentenza n.26239 della sezione lavoro, la Suprema corte ha così confermato il licenziamento disciplinare di una impiegata di una casa di cura privata torinese, Cristina C., che si faceva timbrare il badge da Gisella, sua collega a 'Villa Iris'. Sia in primo che in secondo grado i giudici di Torino, il 15 maggio 2003 e il 18 luglio 2005 avevano respinto il reclamo di Cristina, che riteneva sproporzionata la 'punizione'  comminatale. Ora il suo reclamo è stato respinto anche dagli 'ermellini': la donna sosteneva che il suo comportamento poteva essere punito con una sanzione minore. Ma i giudici hanno spiegato che, a prescindere dal danno patrimoniale provocato al datore di lavoro, con la falsa timbratura era venuto meno il vincolo fiduciario; per questo l'allontanamento a tempo indeterminato dal luogo del lavoro era congruo "a fronte della gravità dell'addebito".